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"La squadra di Inzaghi resta favorita, a patto che ritrovi continuità, concretezza e vinca una certa tendenza alla superficialità. Il Napoli non deve scoraggiarsi per la punizione subita e la Juve, ultima del trenino, la sola imbattuta della serie A, deve confermare nel derby con il Torino i progressi mostrati a Udine. Ma ciascuna delle pretendenti al trono dovrà guardarsi dall’Atalanta, che non è la più forte, ma è la migliore ed è un esempio perché vince tenendo a bada i conti. È un campionato diverso e apertissimo. Senza un vero padrone. Squadre imperfette, soggette a sbalzi di umore e di rendimento"
"Ci mancheranno le stelle della Premier e della Liga, ma l’incertezza fa spettacolo e aumenta l’interesse. Aspettando la Lazio, rivitalizzata da Baroni, per troppi anni sottovalutato, facciamo i complimenti alla Fiorentina che, senza Gudmundsson, ne ha vinte 7 di fila, 5 in campionato con modalità diverse: le prime tre segnando 13 reti e dando spettacolo, le ultime due, in trasferta con Genoa e Torino, con un solo golletto, difeso con orgoglio, dimostrando resilienza e capacità di lottare. Ora, la Champions: l’Inter dovrà approfittare delle difficoltà dell’Arsenal e il Milan darsi un tono al Bernabeu. Il Madrid non sta attraversando un bel periodo dopo essere stato strapazzato dal Barcellona, ma i rossoneri sono messi peggio. E se anche in Spagna mostreranno i soliti difetti, andranno incontro a una figuraccia".
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