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Alessandro Bocci, giornalista, è intervenuto sul Corriere della Sera e ha analizzato il campionato, attualmente senza un vero padrone:
"Se stasera la Lazio supererà il Cagliari all’Olimpico, come è nelle sue possibilità, nei quartieri alti della classifica ci saranno sei squadre in appena 4 punti. La corsa scudetto diventa extra large e siamo quasi a un terzo del campionato, un tratto significativo. Dai 25 del Napoli ai 21 della Juventus. E se per la Fiorentina e la stessa Lazio l’obiettivo pare fuori portata, alla corsa, quanto mai affollata, si è iscritta con pieno merito l’Atalanta di Gasperini. La sesta vittoria di fila è lo specchio delle sue qualità: ha annichilito il Napoli con il ritmo, il pressing, la chiarezza delle idee, la personalità di chi sa giocare a testa alta in casa della prima della classe. Per il Napoli una lezione severa e un brusco ridimensionamento a una settimana dalla trasferta a San Siro con l’Inter che, dopo aver superato con eccessiva sofferenza e brivido finale il Venezia, può tentare il sorpasso e riprendersi il primo posto"
"La squadra di Inzaghi resta favorita, a patto che ritrovi continuità, concretezza e vinca una certa tendenza alla superficialità. Il Napoli non deve scoraggiarsi per la punizione subita e la Juve, ultima del trenino, la sola imbattuta della serie A, deve confermare nel derby con il Torino i progressi mostrati a Udine. Ma ciascuna delle pretendenti al trono dovrà guardarsi dall’Atalanta, che non è la più forte, ma è la migliore ed è un esempio perché vince tenendo a bada i conti. È un campionato diverso e apertissimo. Senza un vero padrone. Squadre imperfette, soggette a sbalzi di umore e di rendimento"
"Ci mancheranno le stelle della Premier e della Liga, ma l’incertezza fa spettacolo e aumenta l’interesse. Aspettando la Lazio, rivitalizzata da Baroni, per troppi anni sottovalutato, facciamo i complimenti alla Fiorentina che, senza Gudmundsson, ne ha vinte 7 di fila, 5 in campionato con modalità diverse: le prime tre segnando 13 reti e dando spettacolo, le ultime due, in trasferta con Genoa e Torino, con un solo golletto, difeso con orgoglio, dimostrando resilienza e capacità di lottare. Ora, la Champions: l’Inter dovrà approfittare delle difficoltà dell’Arsenal e il Milan darsi un tono al Bernabeu. Il Madrid non sta attraversando un bel periodo dopo essere stato strapazzato dal Barcellona, ma i rossoneri sono messi peggio. E se anche in Spagna mostreranno i soliti difetti, andranno incontro a una figuraccia".
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