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La situazione finanziaria dell'Inter non è delle migliori, ma la dirigenza nerazzurra è fiduciosa di poter costruire una squadra competitiva, al netto delle cessioni. Un'uscita importante ci sarà, ma c'è anche la volontà di non disperdere quanto di buono costruito negli ultimi anni.
"L’Inter quest’anno indosserà un vestito di una taglia, una taglia e mezza inferiore, ma questo non ha frenato Marotta e gli altri dall’accettare: l’obiettivo non è facile, la concorrenza è cresciuta per forze e numero, ma l’Inter è convinta di poter costruire una squadra all’altezza. Entro il 30 giugno il mercato dovrebbe privare Inzaghi di un solo big, Achraf Hakimi che spinge con forza per trasferirsi a Parigi col Psg pronto all’atteso rilancio da 70 milioni. Certo, si aggiunge lo sfortunato destino di Eriksen, un talento su cui non si può fare affidamento nel nuovo progetto. L’obiettivo, semmai, è alzare lo scudo per proteggere Lautaro dagli attacchi avversari: nessuno vuole separare ciò che il destino (e Conte) ha unito, quindi la Lu-La sarà ancora l’arma principale. Semmai, bisogna raggranellare altro denaro da operazioni complementari in uscita: in casa Inter c’è fiducia sulla possibilità di trovare un accordo per Joao Mario allo Sporting, che finora ha giocato al ribasso. Mentre il risparmio all’ingaggio da 4,5 milioni di Nainggolan è dietro l’angolo: il ritorno definitivo al Cagliari è ormai ai dettagli", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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