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Inter, con Frattesi cresce il blocco italiano. La svolta è arrivata con Marotta

L’Inter collezione ’23-24 dovrebbe schierare sei italiani su undici

In ogni club in cui ha lavorato, la strategia di Beppe Marotta è sempre stata chiara: creare un blocco italiano. Anche all'Inter l'idea è sempre stata questa e le ultime sessioni di mercato sono lì a testimoniarlo, a cominciare dall'estate del 2019 quando a Milano sbarcava Nicolò Barella. Adesso c'è un altro italiano in arrivo, Davide Frattesi.

"Al momento la situazione è abbastanza definita, vista anche la fedeltà di Simone Inzaghi a uomini e sistemi. L’Inter collezione ’23-24 dovrebbe schierare sei italiani su undici, in totale controtendenza con l’ultimo campionato nel quale soltanto il Monza ha avuto, quasi stabilmente, una prevalenza di italiani, e la Lazio si è piazzata al secondo posto di questa speciale classifica", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"La storia può cambiare e il bello è che i teorici sei “nero-azzurri” sono tutti titolari di Mancini (Acerbi, Bastoni, Barella, Frattesi e Dimarco) o comunque nel giro di chi gioca quasi sempre (Darmian). Anche l’età è un dettaglio non secondario: Frattesi (23 anni), Bastoni (24), Dimarco (25) e Barella (26) sono il futuro per Inzaghi e Mancini. L’Inter, tenendo fede al suo nome originale, negli ultimi anni s’è distinta per una vocazione più “internazionalista”, suscitando ogni tanto qualche polemica benpensante tipo «signora mia, dove andremo a finire con tutti questi stranieri»".

"La svolta è arrivata con l’avvento di Beppe Marotta che ha sempre creduto nel blocco italiano nei suoi club, per investire sul senso di appartenenza che spesso manca agli stranieri. Marotta ha costruito una Juve vincente all’italiana e stranieri doc per completare la formula. Adesso l’ad sta gradualmente scegliendo italiani giovani e/o affidabili per l’Inter. L’importanza di un progetto".


(Gazzetta dello Sport)