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Inzaghi lavorato sodo per arrivare a questo livello. Non è stato facile, ma è per questo clamorosamente gratificante. Ha imparato dai suoi errori, perché certe esperienze insegnano e aiutano a crescere. Con umiltà, venendo fuori da momenti difficili che in tanti prima di lui su quella panchina non sono stati in grado di superare. Come quella cocente delusione del 2021, quando in un mese si giocò campionato e Champions con una gestione non all’altezza che gli è servita sicuramente da lezione.
Non è più quello di tre anni fa: attraverso il percorso di maturazione di questi anni è riuscito a cancellare quella macchia con lo scudetto più bello di sempre. Per qualcuno sarà sempre troppo poco, evidentemente non per chi lo giudica da dentro se gli ha rinnovato il contratto e lo ha messo quest’anno al riparo dalle sirene estere. Lui intanto continua nella sua missione, per quanto possibile senza cadere nella tentazione di rispondere a chi ancora crede di potergli insegnare il mestiere.
Contro l'Arsenal ha cambiato addirittura cinque pedine rispetto al Venezia, ma non - come qualcuno erroneamente aveva sostenuto - per proiettarsi sul Napoli. Il vero segreto da un po' di tempo a questa parte è, invece, che semplicemente Inzaghi conta di mandare in campo la miglior formazione possibile di volta in volta. Al netto di indisponibilità, acciacchi, squalifiche e flessioni mentali. Lo ha anche detto, ma non tutti evidentemente gli hanno dato retta. E' questa la base della sua ricetta.
Tra pochi giorni affronterà il Napoli in 90’ che avranno anche il sapore di una possibile rivincita. Nei confronti di chi ha tradito, come Lukaku, ma anche di chi gli ha lasciato il posto senza credere che questa squadra potesse ancora vincere e regalare soddisfazione ai propri tifosi. Lo farà con una duplice consapevolezza: non ha nulla da invidiare ad Antonio Conte e, grazie alle sue scelte, può giocarsela al massimo delle possibilità. Tutto ciò che gli si poteva chiedere in uno snodo così impegnativo. I criticoni se ne facciano una ragione. Anche stavolta.
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