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Inter all’esame Haaland: servirà il miglior Acerbi, ma non basterà ricordare Istanbul

Fabio Alampi Redattore 
I nerazzurri cominciano il loro percorso in Champions League affrontando il Manchester City, in un remake della finale del 2023

Comincia da Manchester, dall'Etihad Stadium, il cammino nella Champions League 2024/25 dell'Inter: i nerazzurri di Inzaghi affrontano questa sera il Manchester City di Guardiola, una delle principali candidate alla vittoria finale, in un remake della sfida del 10 giugno 2023, quando i Citizens alzarono il trofeo sotto al cielo di Istanbul. Un ostacolo decisamente duro per Lautaro e compagni, che dovranno fare i conti - tra le varie cose - con il miglior Haaland di sempre, capace di segnare addirittura 9 gol nelle prime 4 partite di Premier League.

Acerbi, sai come fare

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Inutile sottolineare, quindi, come il centravanti norvegese rappresenti il pericolo pubblico numero uno. Per provare a contrastarlo, l'Inter si affiderà a Francesco Acerbi: il centrale nerazzurro, dopo aver riposato contro il Monza, è pronto per riprendersi il suo posto al centro della retroguardia interista, e riparte proprio dal precendere dello scorso giugno. Nell'occasione Acerbi riuscì ad annullare Haaland, reggendo sul piano fisico ed esaltandosi nei duelli individuali, sfruttando tempismo, senso dell'anticipo ed esperienza.

In precedenza ci fu solamente un altro incrocio: il 20 ottobre 2020, in uno stadio Olimpico semi vuoto a causa delle restrizioni anti Covid, la Lazio di Acerbi vinse 3-1 contro il Borussia Dortmund di Haaland, che segnò la rete della bandiera per i gialloneri.

Cosa cambia rispetto a Istanbul

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Basarsi sul precedente di Istanbul, tuttavia, non sarà abbastanza. Questo perchè la situazione attuale è molto diversa rispetto a 15 mesi fa: in primo luogo la condizione fisica di Acerbi non è ottimale come in occasione della finale, e il suo corpo comincia a sentire il peso dei suoi 36 anni.


Dall'altra parte c'è un Haaland tirato a lucido come non mai, una macchina da gol arrivato a un passo dalle 100 reti con la maglia del Manchester City. Senza dimenticare il rendimento stratosferico del norvegese in Champions League: sono 41 i centri in 39 partite, di cui ben 29 nella fase a gironi. Infine, questa volta si gioca nella casa dei Citizens, il che aumenta ulteriormente le difficoltà di una sfida già di per sè difficilissima.