Era l'uomo ovviamente più atteso. Tutti a cercare di scorgere sul suo viso un'espressione che lasciasse trasparire una sensazione, un'emozione. Mauro Icardi nella giornata di ieri è tornato a giocare a San Siro, con la maglia dell'Inter, in una partita decisiva per la corsa Champions come quella contro l'Atalanta. Il Meazza, al momento dell'ingresso in campo di Maurito, si è comprensibilmente diviso: chi, come la Curva Nord, è rimasto sulle posizioni di critica nei confronti dell'attaccante e chi, come buona parte dello stadio, ha invece preso le parti del suo numero 9. Scrive la Gazzetta dello Sport:
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Inter-Icardi, c’è un ritornello che si canta a San Siro: ieri c’è stato un momento in cui…
Il racconto dell'accoglienza di San Siro verso il rientrante Mauro Icardi
"Il pubblico ha emesso il suo verdetto e non è stato certo un plebiscito. Ma se fossimo a un’elezione, sicuramente Icardi avrebbe in mano la maggioranza. La Curva Nord ha mantenuto la sua posizione, anticipata con due comunicati: «Icardi no». E lo ha subito ricordato al numero 9, dedicandogli un caloroso «mercenario» al via e poi urlando – in modo fin troppo colorito – cosa pensa di lui. Ma è in quel momento che il resto dello stadio è entrato in scena, subissando di fischi il malessere della curva. Un modo chiaro per dire a tutti «Tifiamo l’Inter, pensiamo alla maglia». Perché il ritornello che si canta da queste parti è ormai un tormentone e suona più o meno così: «Tutti uniti fino a giugno per l’Inter e per la Champions, poi ognuno andrà per la sua strada»".
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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