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E' forse passata inosservata ai più, nella partita di ieri vinta dall'Inter contro l'Empoli, la capacità di Luciano Spalletti di leggere il match e di cambiarlo in corsa per dare una svolta alla gara e portare l'inerzia in favore dei nerazzurri. Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, nel momento in cui l'allenatore interista ha cambiato volto alla squadra, tutto è girato nel verso giusto:
"Lo scudetto non è pane per i suoi denti. Ma l’Inter viaggia a un ritmo che vale sicuramente un posto per la prossima Champions League. Non è un risultato epico. Però, guardando il bicchiere mezzo pieno, è un traguardo che garantisce i soldi necessari per continuare il percorso di crescita. Poi, toccherà a Marotta spenderli bene. La squadra nerazzurra batte per 1 a 0 l’Empoli. Tre punti con il minimo sforzo. Partita grigia che l’Inter vince quando decide di andare fuori dal classico compitino inserendo prima il «ribelle» belga Nainggolan poi l’argentino Lautaro Martinez. E passando a un più coraggioso 4-2-3-1. Poco equilibrio, forse. Ma un potenziale offensivo decisamente diverso. Con questo nuovo «abito» la squadra di Luciano Spalletti segna il gol decisivo con Keita e sfiora il raddoppio con Icardi e Politano. Ancora una volta ai nerazzurri è mancato il colpo del kappaò. Una storia già vista altre volte. E che è costata punti preziosi. Stavolta l’Inter riesce a difendere il vantaggio e torna alla vittoria in trasferta dopo due mesi, 29 ottobre, 3-0 all’Olimpico con la Lazio. E allunga sula quinta in classifica".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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