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Inter, il divario è diminuito. E Inzaghi torna da Monaco con una curiosità

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L’Inter perde con il Bayern con lo stesso risultato dall’andata, ma è tutt’altra partita e mancavano parecchi titolari

Andrea Della Sala

Sconfitta indolore per l’Inter a casa del Bayern. I nerazzurri iniziano col piglio giusto, ma non trovano la rete e poi subiscono il ritorno dei bavaresi. 

“La curiosità resta. E Simone Inzaghi in qualche modo se la porterà avanti fino agli ottavi, dove il sogno è quello di incrociare il Porto, ma incombono le altri grandi corazzate, Real, City, forse Psg, senza dimenticare Conte con il suo Tottenham: in questo momento di grazia, dopo sei vittorie e un pari al Camp Nou, l’Inter dei titolari, sconfitta per la prima volta a Monaco, avrebbe potuto giocarsela fino in fondo con il miglior Bayern? Difficile, anche se il divario visto a inizio settembre, oggi è sicuramente minore. Fatto sta che per alcune cose viste all’Allianz, come la capacità di provarci in ripartenza, la domanda è anche lecita: finisce 2-0 per i tedeschi, con un gol per tempo di Pavard e Choupo-Moting”, analizza il Corriere della Sera.

Inter, il divario è diminuito. E Inzaghi torna da Monaco con una curiosità- immagine 2

“Inzaghi alla vigilia aveva annunciato pochi cambi, ma in realtà la sua piccola rivoluzione era attesa, perché l’Inter ha tirato il motore a giri altissimi e non può fermarsi ora, con i viaggi allo Juve Stadium e a Bergamo all’orizzonte. Fra i premi che i nerazzurri si sono guadagnati con la qualificazione anticipata c’è anche questa strana partita con la testa libera, con in palio solo il gettone da 2.8 milioni per la vittoria. In campo ci sono almeno 6-7 giocatori per parte che non sono titolari fissi o sono riservisti puri: Gagliardini dà riposo a Mkhitaryan, Asllani va in regia al posto di Calhanoglu, mentre Bellanova è al debutto assoluto da titolare e ha davanti una stella come Mané. La rosa del Bayern è più profonda e ricca (9 titolari su di ieri saranno al Mondiale, un dato che la dice lunga), ma come i tedeschi anche l’Inter ha una struttura definita su cui contare”, conclude il quotidiano.

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