"La più brutta partita dell'era Spalletti". Comincia così l'analisi de Il Giorno sulla sfida di ieri tra Atalanta e Inter. La squadra del tecnico toscano non è mai riuscita a contrastare la Dea, né sul piano fisico, né sul piano tecnico tattico. "Il sunto dell'analisi di Atalanta-Inter 4-1 è nell'incipit di una gara che pochi potevano immaginare così difficile per gli ospiti. A Bergamo è dura per tutti, ma lo è di più con le premesse di ieri. Una formazione con Gagliardini-Vecino assieme per la prima volta, annichiliti da avversari che hanno troppo ritmo per due passisti di contrasto, nel mezzo di un turnover che chiama in causa quasi tutti ma non il duo croato Brozovic-Perisic arrivati senza forze all'appuntamento o uno Skriniar insolitamente in ritardo anche sui palloni alti. Spalletti, nel post-partita, aggiunge nuovi temi alla discussione ma non cita quelle che sono le proprie scelte: «Non riusciamo a mantenere la concentrazione per un lungo periodo. Non c'entra l'impegno in Champions, sono passati cinque giorni e il tempo per recuperare c' era. Fino al termine della stagione i ritmi saranno questi. Torneremo a spiegare ai giocatori quelli che sono i nostri obiettivi». Per il tecnico è una gara che l'Inter «si porterà dietro nel prosieguo del campionato», ma almeno ora c' è una sosta che si chiuderà con l'impegno casalingo contro il Frosinone. Perdere punti al Meazza con i gialloblu sarebbe certo più difficile da digerire rispetto a una sconfitta in casa dell'Atalanta. Non è in sé uno stop inspiegabile, se non fosse per la prestazione e le proporzioni del risultato, meritatissimo e che con un pizzico di fortuna in più per Ilicic e soci si sarebbe potuto materializzare già a fine primo tempo".
FC Inter 1908
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L'analisi del quotidiano sulla sfida di ieri
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