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Domani l’Inter affronterà il Cagliari al Meazza. Lo stadio deve tornare ad essere una fortezza, come lo era ai tempi di Mourinho, quando per due stagioni è stato inespugnabile. Poi, con la squadra in calo, è diventato terra di conquista: dall’unica sconfitta della stagione 2010/2011 ne sono arrivate 7 nella stagione 2012/2013. Lo scorso anno ben 4 sconfitte interne hanno pregiudicato il traguardo finale.
Due sfide, ora, contro Cagliari e Southampton, per cercare la svolta in casa, dove quest’anno l’Inter ha vinto sì con la Juve, ma ha pareggiato in rimonta contro Palermo e Bologna.
In campionato, comunque, la situazione resta rimediabile, mentre in Europa League non vincere contro il Southampton potrebbe azzerare le possibilità di qualificarsi alla seconda fase.
“In casa nerazzurra nessuno vuole pensare a questa eventualità, ma in Coppa occorre cambiare atteggiamento. Perché le sconfitte con gli israeliani e con lo Sparta Praga sono nate soprattutto dal modo in cui la squadra è scesa in campo: poco concentrata, passiva, come se l’impegno non fosse ritenuto importante o come se l’avversario potesse essere superato anche con il minimo sforzo”, si legge sul Corriere dello Sport.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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