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Alla bella serata dell'Inter ha contribuito anche la pochezza avversaria di ieri sera come riporta il Corriere della Sera: «All’efficacia del progetto contribuiva poi la mollezza del Palermo, in cui Maresca spiccava per fermezza. È proprio dalle sue parti, infatti, che l’Inter ha sfondato dopo 11 minuti. È bastato che Ljajic s’insinuasse palla al piede tra la le linee e trovasse con un bel destro incrociato quella cosa che, ahilui, non aveva avuto con la Juve: la mira. In vantaggio, l’Inter si è sciolta e ha trovato presto il 2-0 con Icardi che ha sfoderato un classico del repertorio aggredendo in anticipo Gonzalez al primo palo su un cross di Palacio: gol bello, gol da bomber vero, gol che avrebbe potuto dare già adesso serenità a tutti fino alla fine. E invece no. Dopo che Ljajic falliva clamorosamente il 3-0, prima Vazquez ha provato da fuori trovando Carrizo, chiamato a sostituire Handanovic influenzato dell’ultima ora, poi alla sirena del tempo ha segnato sfruttando una sequenza di sbagli incomprensibili dei manciniani: contropiede concesso; zona sinistra scoperta sulla fuga di Rispoli; Miranda che seguiva la palla anziché El Mudo che gli correva alle spalle. Mancini era furibondo, i tifosi preoccupati, i palermitani, a giudicare dall’inizio ripresa, rivitalizzati al punto di accarezzare il pari con una palla velenosa di Chochev in area che faceva tremare Carrizo. Fantasmi di un passato recente di errori e rimonte altrui rischiavano di ricomparire su San Siro e la via d’uscita poteva essere solo un altro rabbocco di classe. Ci ha pensato ancora Ljajic: imbucata su Icardi perfetto nell’aprirsi a destra e crossare per Perisic planante in tuffo di testa per il 3-1. Ora l’Inter non si distraeva più, gestendo il vantaggio e sfiorando il 4-1 con Palacio e Perisic».
(corsera)
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