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Simone Inzaghi non fa sconti, nemmeno contro il Napoli campione d’Italia. Il tecnico sa che l’appuntamento di mercoledì, la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, è più importante e lascia a riposo tanti giocatori. Peccato che sia Gagliardini a rovinargli i piani.
"La voglia del Napoli di lustrarsi il fresco scudetto davanti a chi per primo l'aveva battuto quest'anno, vince su quella dell'Inter di fare risultato salvando energie alla vigilia della finale di Coppa Italia. Uomini a parte, Inzaghi prova a giocarsela come aveva fatto a San Siro: palla a Spalletti e vieni che ti aspetto. Il piano regge per un'ora abbondante, ma è complicato dallo sciagurato Gagliardini, ammonito al terzo fallo ed espulso al quinto in 41 minuti: impossibile chiedere oltre alla generosità dell'arbitro Marinelli. Rabbia e non certo colpa di Inzaghi, che a Udine cambiò dopo mezzora 2 giocatori ammoniti (Bastoni e Mkhitaryan) e fu sommerso di critiche. Quella era però un'altra Inter, questa regge lungamente bene anche in 10 e anche nella sua versione minore", spiega il Giornale.
"La serie dell'Inter si ferma a 8 vittorie consecutive, ma Inzaghi l'aveva ampiamente messo in preventivo e la sconfitta non pregiudica, non ancora, la qualificazione alla Champions del prossimo ano. Resta il rammarico di non sapere come sarebbe finita, senza la folle partita di Gagliardini, probabilmente mai più in campo con l'Inter", chiude il quotidiano
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