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"Lautaro al top Arnautovic si è sbloccato, e poco dopo è toccato a Taremi. In mezzo, riecco Lautaro, veloce come un treno: il Toro, entrato in campo nella ripresa per regalare ad Arnautovic gli applausi di San Siro, ci ha messo sette minuti a buttarla dentro. Marchiato il campionato con la doppietta di Udine, ha messo la firma anche sul torneo più nobile, la sua dolce ossessione, la coppa che manca alla collezione da campione dell’argentino: chi aspettava la controprova dopo le prime reti stagionali è accontentato, Lautaro è tornato quello di sempre", si legge sul quotidiano.
"E l’argentino ha pure impreziosito la sua serata con un gesto da capitano apprezzato da tutti, da Inzaghi in panchina ai 56mila del Meazza: non appena l’arbitro ha fischiato il rigore che il Toro si è conquistato, lui ha preso il pallone della possibile doppietta (e del possibile aggancio ad Adriano, miglior marcatore interista in Champions a quota 14) e lo ha ceduto a Taremi. Per la storia c’è tempo, prima viene l’Inter", aggiunge Gazzetta.
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