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Inter, il problema sono le alternative. Quando Conte cambia la squadra perde qualità

Andrea Della Sala

Il tecnico ha una rosa inferiore alla Juve e in questo periodo in cui si gioca spesso l'Inter ha pagato ancora di più questo fattore

Il problema dei punti persi in rimonta dall'Inter ha una chiara spiegazione secondo Conte: i giocatori in panchina non riescono a dare lo stesso contributo dei titolari.

"Le squadre di Antonio Conte, si sa, hanno un gioco che porta a spendere tantissime energie: inevitabile, quindi, un calo nei secondi tempi, da compensare con una panchina all’altezza. L’Inter quest’anno ha incassato le rimonte praticamente sempre nella ripresa: soltanto con il Parma a San Siro si è ritrovata ad inseguire prima dell’intervallo, mentre anche in Champions con Barça e Dortmund è stato fatale il secondo tempo. E qui entrano in gioco i panchinari: il divario con la Juventus, se si considerano le alternative ai titolari, è ancora netto. Sarri ha un tesoro da mettere in campo anche se guarda in panchina, Conte non ha questa ricchezza e paga anche gli infortuni, che hanno ridotto di molto le rotazioni e anche adesso stanno condizionando le sue scelte", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Anche per questo, infatti, prima del debutto dei 5 cambi a partita post-Covid Antonio era l’allenatore della Serie A che aveva dato meno minuti ai sostituti (e da questi aveva avuto solo un gol, con Bastoni a Lecce). Ma se si vuole lottare alla pari con i bianconeri per lo scudetto tutta la rosa deve essere all’altezza. L’obiettivo del mercato interista è questo, perché l’arrivo di un gruppo nuovo in grado di alzare ulteriormente l’asticella farà scalare in panca diversi titolari di oggi. E magari in questo modo l’Inter di domani non calerà con i cambi", aggiunge Gazzetta.