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Inter, il rigore spettava a Taremi: l’azzardo di Arnautovic non ha ripagato

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Il restroscena su quanto accaduto ieri sera al Wankdorf di Berna al momento del penalty assegnato ai nerazzurri

Il coraggio di assumersi la responsabilità non è mancato. Marko Arnautovic con quel pallone sperava di conquistare la copertina di Young Boys-Inter, sbloccando la gara con il gol magari da tre punti. La realizzazione del rigore ieri a Berna non è stata però all'altezza della situazione. E nemmeno all'altezza delle sue statistiche, visto che l'austriaco vanta una percentuale realizzativa molto alta.

Evidentemente in tali situazioni l'aspetto mentale sposta non poco. E ieri non ha permesso ad Arnautovic di realizzare la propria ambizione. Nonostante, appunto, l'atto di coraggio che alcuni avevano già intuito nel conciliabolo rapido che ha preceduto l'esecuzione. Spiega infatti Calciomercato.com: "Quando si è presentato sul dischetto del rigore anche Barella è andato a dirgli qualcosa, Marko Arnautovic non era il primo designato a calciare dagli undici metri, al suo posto avrebbe dovuto farlo Taremi, ma l’austriaco smaniava dalla voglia di dimostrare qualcosa.

Arnautovic in quel calcio di rigore aveva intravisto la possibilità di rompere quell’inerzia e tornare a sentirsi vivo. Tornare a sentirsi utile. Ci ha provato, gli è andata male. Avrebbe potuto fallire allo stesso modo anche Taremi, ma se le gerarchie esistono vale la pena rispettarle".