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Inter, il segreto è la difesa più forte d’Europa. E c’è un retroscena tra Skriniar e De Vrij

Marco Astori

Libero si focalizza sulla grande intesa tra i due centrali

L'acquisto di Stefan De Vrij a parametro zero è stato un colpo da maestro del direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, così come l'acquisto di Milan Skriniar l'estate precedente. Ora l'Inter, come sottolinea Libero, può vantare una delle difese più forti d'Europa: "Ogni volta, dopo le foto di rito e prima del fischio d' inizio, De Vrij e Skriniar si cercano per battersi le mani e abbracciarsi. Si dedicano a vicenda un gesto d'incoraggiamento più "intimo" rispetto al semplice applauso di rito che invece rivolgono ai compagni. Se per molti è una sciocchezza, per i più attenti è invece il manifesto dell'intesa tra i due centrali nerazzurri, che va oltre la tattica e le dinamiche di gioco ed è il principale motivo per cui l'Inter ha la miglior difesa del campionato italiano. Anzi, d'Europa: considerando infatti i cinque principali campionati, la retroguardia nerazzurra, con 6 gol in 11 partite, è quella meno battuta, al pari dell'Atletico Madrid. Ovvero di una squadra che da anni ha elevato ad arte la fase difensiva. Ma considerando che Simeone può contare su difensori in rosa da anni, i numeri dell'Atletico non stupiscono. Semmai sorprendono quelli dell'Inter, perché forgiati da una retroguardia nuova, con De Vrij, Asamoah e Vrsaljko che ora sono tutti considerati titolari. E, appunto, il segreto per cui l'Inter ha impiegato poco tempo per trovare i meccanismi corretti è l'intesa spontanea tra De Vrij e Skriniar.

Giocano insieme da tre mesi ma pare siano compagni di reparto da una vita, al punto che Miranda si deve accontentare del ruolo di prima riserva. Chi ha la fortuna di osservarli al Meazza se ne sarà accorto: i due si capiscono al volo e hanno caratteristiche complementari. Si completano e migliorano a vicenda. E Handanovic ringrazia: il portiere sloveno infatti in A non raccoglie il pallone dalla rete da un mese e gli è capitato solo una volta nelle ultime 5 gare. Sei volte su undici in campionato non ha subito reti. Tradotto, in media una volta su due l'Inter sa che non subirà gol. Spalletti ora deve allargare il trend all'Europa, a partire dalla sfida di domani con il Barcellona: in Champions infatti l'Inter ha sempre subito almeno un gol. Perché l'impenetrabilità difensiva non è un guadagno solo statistico ma anche e soprattutto psicologico: aiuta la squadra in fase offensiva, responsabilizzando in particolare gli attaccanti. Non è un caso che l'Inter si sia messa a segnare a raffica quando ha smesso di incassare reti: nelle ultime tre di A con Milan, Lazio e Genoa, tutte terminate a porta inviolata, ha segnato 9 volte, in media tre a gara. E l'attacco è ora la differenza tra l'Inter e l'Atletico: i nerazzurri ne hanno segnati 21, i colchoneros appena 13. Vuol dire che la squadra di Spalletti non rinuncia ad offendere per difendere, anzi: meglio difende, più segna e più vince".