"Allora le immagini per annullare il gol c’erano. L’Inter ne era già sicura a caldo, come testimoniato dalle dichiarazioni di fuoco di Inzaghi. Poi, i filmati diffusi in serata da “Pressing” non ha fatto altro che rafforzare la convinzione. Anzi, i falli di mani punibili erano addirittura due". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito alla posizione dell'Inter sul gol di Kostic che ha deciso il derby d'Italia.
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CdS – L’Inter non ci sta: le immagini c’erano e i falli di mano erano due. Ma niente alibi
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Niente alibi
—L'Inter ha deciso, però, di non ingigantire la cosa o di alimentare la polemica, se non altro per non concedersi alibi ma l'amarezza e la delusione per quanto accaduto restano. "C’è una grande differenza rispetto a quanto accaduto in Monza-Inter, con l’arbitro Sacchi che fischiò in anticipo un fallo inesistente di Acerbi, cancellando quindi anche la possibilità di rivedere l’episodio al Var. Sarebbe stato il gol del 3-1 e quindi i nerazzurri si sarebbero portati a casa i 3 punti e non uno solo, visto che si stava avvicinando la fine della partita e dunque sarebbe stato vano il secondo gol dei brianzoli, arrivato nel recupero, che ha poi fissato il risultato sul 2-2. Domenica sera, invece, era solo la metà del primo tempo quando Kostic ha sbloccato il risultato. Significa che c’erano almeno un’altra settantina di minuti per rimediare. Se Lautaro e compagni non ci sono riusciti è anche per proprie colpe. Perché, in definitiva, sono stati protagonisti di una gara al di sotto delle loro possibilità. Fermo restando, comunque, che grazie al vantaggio, la Juventus è stata agevolata nel proseguire la partita in condizioni favorevoli, potendo sfruttare spazi e contropiede", commenta il Corriere dello Sport.
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