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"Con questo Frattesi, il tecnico dell’Inter ha un titolare in più. Non è vero che Simone cambi poco per principio, ma intende preservare sempre gli equilibri di squadra. Ecco perché Frattesi è rimasto spesso in panchina quando si pensava che avrebbe giocato dall’inizio. Nessuna preclusione nei suoi confronti, nessun pregiudizio: solo la considerazione che non fosse pronto per svolgere un certo tipo di compito. A Udine Davide ha fatto alcuni lanci di destro, un suggerimento di sinistro molto preciso per Lautaro, ha lottato e sbagliato poco: appena 3 palle perse (Mkhitaryan 7, Calhanoglu 8) e 2 passaggi errati (4 l’armeno, 8 il turco). Sostanza a tutto campo, non solo bagliori in avanti. D’altronde nel primo anno a Sassuolo Frattesi giocava mediano nel 4-2-3-1 insieme a Maxime Lopez. Dionisi gli aveva trasmesso il gusto di stare sempre nel vivo del gioco e gli insegnò a sviluppare il pessimismo del difensore e a non sbagliare i tempi. Inzaghi ha infuso altre conoscenze a Davide senza mettergli fretta. Anche le panchine sono state un buon insegnamento: guardare Barella è servito. Frattesi sarà sempre innamorato del gol. Ma anche bravo a fare tante altre cose. Come vuole il suo allenatore", aggiunge il quotidiano.
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