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Gds – Inter, non solo Inzaghi: anche i giocatori sono colpevoli. Da Correa a Lukaku…

Gianni Pampinella

Il quotidiano analizza nel dettaglio il momento negativo che sta attraversando l'Inter

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, SebastianoVernazza analizza nel dettaglio il momento negativo che sta attraversando l'Inter. "Nessuno è innocente nell’Inter delle dieci sconfitte in campionato. Non lo è Simone Inzaghi, incapace di tenere la squadra sul pezzo partita per partita e di variare la solita solfa del suo 3-5-2. E non sono immacolati i giocatori, chi più chi meno tutti al di sotto del rendimento massimo o troppo alterni nelle prestazioni. La società naviga in un mare di difficoltà finanziarie, del futuro non vi è certezza, ma gli stipendi corrono e i giocatori dovrebbero applicarsi soltanto sul presente, senza interrogarsi su quel che sarà".

"Romelu Lukaku è il calciatore di Serie A più pagato, viene accreditato di un contratto da 8 milioni e mezzo netti a stagione. Dietro il belga c’è lo juventino Paul Pogba con 8 milioni. Né l’uno né l’altro in questa stagione hanno finora meritato simili compensi. Lungi da noi l’idea di accollare a Lukaku tutte le colpe della mediocrità interista in campionato. Non mancano altri soggetti smarriti".

"Per esempio Nicolò Barella, ondivago nel rendimento ed eccitabile nei comportamenti. Barella sembra scostante e insoddisfatto, e non si capisce il perché. Gioca in un grande club. Più comprensibile il “calo” di Marcelo Brozovic, tormentato dai malanni muscolari e forse depresso dal decollo di Calhanoglu come regista al posto suo. Inutile arrovellarsi su Joaquin Correa, attaccante dimezzato: indiscutibili doti tecniche, enorme discontinuità, scarsa mentalità vincente. Un grande mezzo giocatore.

"A dieci giornate dalla fine, con Inzaghi depotenziato nel ruolo, al 90 per cento non sarà più l’allenatore, e con trenta punti a disposizione, la squadra deve farsi carico dell’Inter e trascinarla al quarto posto della qualificazione Champions, obiettivo vitale per la sopravvivenza ad alti livelli. Nessuno si nasconda dietro il parafulmine Inzaghi".

(Gazzetta dello Sport)