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GdS – Inter, Inzaghi già oltre Conte. “Pressing più alto e manovra più libera”

Matteo Pifferi

Simone Inzaghi ha esordito con un 4-0 al Genoa, stesso risultato di Antonio Conte che liquidò 4-0 il Lecce

"Si può scegliere, dai. Due strade: fermarsi al tabellino, che certo impressiona. Oppure scavare e trovare le differenze, come in quei giochi della settimana enigmistica che tanto ci aiutano a tenere allenata la mente. Simone (Inzaghi) fa come Antonio (Conte): un 4-0 d’agosto, al debutto a San Siro, per festeggiare la prima volta su una panchina ufficiale con l’Inter". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al confronto tra l'esordio di Conte (26 agosto 2019) e quello di Inzaghi, capace di guidare l'Inter al netto successo sul Genoa. "Premessa: è presto per giudizi definitivi, come pure per paragonare un percorso lungo due anni ad appena 90 minuti. Però l’Inter è già cambiata. Sa di essere forte, innanzitutto: è l’eredità più grande lasciata da Conte", spiega il quotidiano che evidenzia come la squadra ieri sia scesa in campo con la mentalità vincente inculcata da Conte. L'Inter di Inzaghi è meno verticale ma più libera nei movimenti, con Brozovic solito faro in mezzo al campo.

"L’altra novità di Inzaghi è il pressing esasperato, portato quasi fino al limite dell’area avversaria. Anche l’Inter di Conte faceva del pressing un’arma fondamentale, decisiva. Ma il tutto scattava qualche metro più indietro: era una strategia, giustificata anche dal fatto che a Lukaku serviva campo per sprigionare la sua potenza. A Dzeko il campo non serve. Rischia quasi di essere un nemico", spiega La Rosea che poi sviscera anche i numeri: il baricentro medio della scorsa stagione dell’Inter è stato di 50,1 metri, quindi relativamente basso. Quello di ieri (al netto del tipo di partita, ovvio) è stato molto più alto, 56,3 metri. La squadra è rimasta corta più o meno allo stesso modo (in 34,4 metri mediamente con Conte, 35,2 ieri con Inzaghi), ma lievemente meno larga (48,8 metri contro 49,4), sintomo di una squadra che preferisce di più le vie centrali rispetto al passato.