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Attacco top e difesa granitica ma non solo: i segreti del primato dell’Inter

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Un attacco da record, una difesa quasi impenetrabile: ecco perché l'Inter di Inzaghi finora ha dominato il campionato

Matteo Pifferi

"Una fase realizzativa da primato. Con i 104 gol del 2021 come record storico di gol siglati per il club in un anno solare. Ma anche una difesa ermetica, su cui porre le basi per lo Scudetto della seconda stella. L’Inter di Simone Inzaghi non è solo bella e spettacolare là davanti. Ma anche sicura e affidabile dietro". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito al girone d'andata chiuso dall'Inter in testa solitaria alla classifica, con 4 punti di vantaggio sul Milan e 7 sul Napoli. "Dopo una partenza deficitaria, con ben 12 reti subite nelle prime 9 giornate di campionato, il registro è totalmente cambiato. Handanovic da allora ha raccolto solo 3 volte il pallone dalla propria porta (nella vittoria per 3-2 contro il Napoli e nella stracittadina col Milan terminata 1-1). Per il resto la porta dei campioni d’Italia è rimasta sempre inviolata, il che significa 0 gol incassati in 8 delle ultime 10 sfide di A. E l’1-0 contro il Torino della scorsa domenica, che rappresenta la settima vittoria consecutiva, ma pure la sesta gara di fila in cui gli avversari non riescono a segnare all’attuale capolista della massima serie", riporta poi il quotidiano.

Sono diverse le motivazioni dei successi e della tenuta granitica della difesa: dal baricentro alto al pressing fino alla voglia di non fermarsi mai e di fare sempre la partita, cosa testimoniata dai 49 gol segnati in 19 partite e del +34 come differenza reti. "Se sui titolarissimi nessuno, o quasi, hai mai nutrito dubbi, con la roccia Skriniar , l’eleganza di De Vrij e la personalità di Bastoni , anche i sostituti si sono sempre dimostrati all’altezza. Ranocchia, dopo l’infortunio subito dall'olandese, ha palesato sul verde esperienza e quella determinazione che da giovane gli aveva permesso di essere inserito tra i centrali più promettenti del mondo. D’Ambrosio, oltre ad essere, come l’ex capitano, un elemento imprescindibile dello spogliatoio, è quell’usato sicuro su cui puoi sempre puntare. Mentre il fresco di rinnovo Dimarco, dopo anni a girovagare e a cercare quell’esplosione di cui tutti in Viale della Liberazione erano certi, si è definitivamente meritato l’Inter", aggiunge Tuttosport.

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