La sua elettricità dell’altra sera a San Siro dimostra quanto ci tenga, quanta voglia abbia che l’Inter vinca nonostante un vento biricchino. Che il sodalizio biancorossonero sia sempre molto coeso non è una novità. Ciò che sorprende è vedere oggi aggiungersi anche il vento napoletano e quello fiorentino. Che evidentemente dimentica il rigore indecente dello scorso anno sull’uscita di Sommer che prende la palla in anticipo di Nzola, in una partita determinante per la lotta scudetto. Anche perché in quel periodo si era punto a punto con la Juve di Allegri. Per non parlare dei rigore concesso sempre ai viola qualche anno fa per un capezzolo di D’Ambrosio.
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Inter e Inzaghi sotto assedio, tra rigori indegni e audio spariti. Solo i giornali peggio degli arbitri

Una pietra miliare dell’arbitro Abisso.
Eppure c’è sempre Inzaghi nel mirino, ma questo però deve far riflettere: perché se in tanti iniziano a metterlo nel mirino evidentemente è perché hanno paura. Non volendo riconoscerne pubblicamente la bravura, cosa che all’estero hanno sempre fatto in maniera onesta. Si arriva a dire addirittura che Inzaghi non riconosca, le poche volte che perde, i meriti dell’avversario. Una bugia in piena regola anche di basso livello, per non dire di peggio.

Basta avere un minimo di memoria storica: quando l’Inter perde lo scudetto col Milan all’ultima giornata la prima cosa che Inzaghi fa è complimentarsi con l’avversario e non lo fa di passaggio nella pancia di San Siro a denti stretti e di sfuggita. Ma lo fa davanti alle telecamere. Lo ha sempre fatto, sempre. Al contrario di altri. Le morali tenetele a casa vostra e magari già che ci siete invece di gettare fango sul club, pensate alle cose di casa vostra: se vi manca un po’ di memoria fate una bella cura di fosforo….che di quello ce n’era in abbondanza…forse.
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