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Inter, Inzaghi vuole la difesa di Champions anche in Serie A. Un dato preoccupa

Alessandro Cosattini Redattore 
Focus sulla difesa dell'Inter oggi sulle pagine del Corriere dello Sport: dal rendimento difensivo alle possibili rotazioni

Focus sulla difesa dell'Inter oggi sulle pagine del Corriere dello Sport. Si analizza il rendimento difensivo dei nerazzurri e anche le possibili rotazioni in vista del Torino, dopo il 4-0 in Champions League contro la Stella Rossa.

Difesa Champions in Serie A

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"C'è un’asimmetria da sistemare per allinearsi agli standard nerazzurri della passata stagione. Se l’attacco ha cominciato a girare a pieno regime, la difesa dell’Inter deve ancora mettere a posto certi meccanismi e soprattutto tornare ad avere un solo volto che assomigli al muro dell’anno scorso. Al momento le facce sono due, come testimonia la differenza di rendimento tra campionato e Champions e i relativi numeri: 7 reti incassate in 6 partite di Serie A, porta ancora inviolata dopo 2 giornate di Champions.

Negli impegni europei un avversario è stata la modesta Stella Rossa, ma il primo esame era stato durissimo sul campo del City di Guardiola. E i nerazzurri quella notte sono diventati soltanto la seconda squadra a ottenere un clean sheet esterno contro i Citizens, dopo lo Sporting Lisbona nel marzo 2022. Dentro i confini nazionali, invece, la porta è rimasta inviolata soltanto 2 volte in 6 partite (contro Lecce e Atalanta) e ad approfittarne non è stato soltanto il Milan, ma anche squadre non di vertice come Genoa, Udinese e Monza.

Le differenze

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Di certo nelle sfide internazionali c’è stata maggiore applicazione e concentrazione, come testimonia la feroce opposizione messa in mostra contro le tante pedine offensive del City che in quel match sono state completamente anestetizzate, a partire da Haaland. Un altro motivo che spiega la differenza di rendimento è la condizione in crescita dei nerazzurri, soprattutto vedendo l’evoluzione in positivo di alcuni singoli rispetto al pallido inizio di stagione.


Il campionato è iniziato molto prima, tanti giocatori reduci da una stagione estenuante non hanno avuto abbastanza giorni per ricaricare le pile e alcuni infortuni muscolari hanno di certo rallentato i naturali step di crescita. Un altro esame per verificare i progressi arriverà domani sera contro il Torino, una squadra che in Serie A nelle prime 4 partite su 6 ha segnato almeno 2 gol e anche stavolta proverà a mettere in difficoltà gli avversari.

Le rotazioni

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Come per tutto il resto della squadra, Inzaghi punterà a fare rotazioni continue nell’undici iniziale e queste riguarderanno anche la difesa. Come del resto è già successo fin qui. L’anno scorso, al netto di qualche scelta forzata, il pacchetto titolare era composto da Pavard, Acerbi e Bastoni, ma quest’anno i cambi saranno ben più frequenti e l’idea è quella di coinvolgere maggiormente anche Bisseck e De Vrij per arrivare in fondo a una stagione così impegnativa.

Dopo gli episodi di Udine, arrivati in seguito ad altre disattenzioni difensive, Inzaghi con i suoi alla Pinetina ha messo a fuoco certe situazioni di gioco per far sì che il pacchetto arretrato possa tornare a sbagliare il meno possibile. Proprio dopo la trasferta in Friuli, il tecnico piacentino aveva sottolineato l’eccessiva facilità con cui gli avversari riescono a far male a Sommer e compagni, richiamando i suoi a una maggiore attenzione. L’anno scorsa la musica in campionato era stata ben diversa, visto che nelle prime 6 giornate soltanto Milan e Sassuolo avevano perforato la porta interista (3 gol in tutto) e la squadra aveva assorbito alla svelta gli arrivi di nuovi innesti titolari come Pavard e lo stesso Sommer. Quest’anno non ci sono stati stravolgimenti, ma soltanto in Europa si è vista la vecchia Inter ermetica in difesa. Serve una risposta già domani sera, per certificare che la strada intrapresa è quella della guarigione", si legge.