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"E alla fine, quatto quatto, senza clamore come da abitudine della casa, Simone si è arrampicato fino alla cima proibita e lì ha piantato la bandiera. È arrivato lì dove avevano fallito altri prima di lui: né Luciano Spalletti né Antonio Conte avevano regalato a questa gente il brivido di un ottavo". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al grande risultato ottenuto da Inzaghi. "L’Inter di Inzaghi è definitivamente passata al quadro superiore del gioco e lo ha fatto specchiandosi nel nuovo allenatore: questa squadra è sempre più inzaghiana, ovvero emotiva, sbarazzina e decisamente ambiziosa", spiega il quotidiano che racconta come a fine partita il mister abbia ricevuto con la squadra i complimenti del presidente Zhang, al telefono da Nanchino.
In quattro giorni, tra Napoli e Shakhtar, Inzaghi ha completato la svolta della stagione. "Il successo sul Napoli è stato il propellente scudetto, questo con lo Shakhtar ha completato il rinascimento europeo. Le due strade corrono parallele, una alimenta l’altra e chissà quale sarà la destinazione finale", spiega La Gazzetta dello Sport.
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