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La nuova Inter è sempre più italiana. “Da quando è arrivato Marotta in dirigenza…”

Matteo Pifferi Redattore 

La Gazzetta dello Sport, anche in vista di Juve-Inter del 26 novembre, pone il focus sull'italianità ritrovata - da anni - dell'Inter

"L'italianità di una squadra che è Internazionale già dal nome è una piantina annaffiata negli ultimi anni: un goccio d’acqua un po’ alla volta, un’aggiunta ogni sessione di mercato, e adesso i germogli si vedono tutti. Non esiste, invece, Juve vincente senza italiani uniti come un blocco di granito: lo dice la storia, lo ricorda il presente. Non sarà un caso che la squadra di Allegri sia tornata lassù adesso che negli 11 spuntano i Miretti e i Kean. Insomma, questo grande classico che stanno riproponendo al cinema, Inter contro Juventus muso contro muso per vincere lo scudetto, è più che mai il “derby di Italia”: era una definizione stantia, ora rischia di tornare di moda". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al confronto tra Inter e Juve anche per il numero di italiani presenti in rosa.

"All’Inter la massiccia italianizzazione è un fenomeno recente. Da quando nel 2018 c’è una scrivania per Beppe Marotta in viale della Liberazione, i nerazzurri hanno iniziato a cambiare il Dna esterofilo del club. Il made in Italy è servito a dare una identità precisa e duratura: così si costruisce la squadra di oggi e pure quella di domani. Ed è proprio nella sfida ultranazionalista con la Signora che è decisivo avere un gruppo di azzurri in trincea: i cinque titolari italiani — al poker Bastoni—Acerbi-Barella-Dimarco si è riaggiunto il sempreverde Darmian dopo che la rotula di Pavard ha fatto crac — hanno aiutato da vicino Inzaghi a invertire la spirale negativa l’anno scorso, Nella stessa maniera, vogliono evitare i vecchi cali adesso che è stata raggiunta la vetta. Di questo gruppone Nicolò Barella e Alessandro Bastoni sono ormai i più anziani, nonostante il primo ne abbia 26 e il secondo appena 24: loro sono arrivati assieme ad Antonio Conte nel 2019-20, la stagione preparatoria al titolo. L’anno dopo per brindare allo scudetto si è aggiunto pure Matteo Darmian e tutta l’Inter si è accorta di quanto sia utile una certa italica praticità: da allora l’ex United ha tappato ogni buco che si apriva nella rosa, che fosse la fascia destra o il braccetto difensivo, ruolo che gli toccherà per due mesi ancora". commenta il quotidiano che anticipa come, il 26 novembre per Juve-Inter, ci saranno almeno 5 italiani titolari per i nerazzurri.

 



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