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Lukaku e Lautaro, Hakimi ed Eriksen, Skriniar e de Vrij: tanti dei protagonisti dello scudetto dell'Inter sono stranieri. Ma è evidente la presenza di un corposo gruppo di italiani, un'inversione di tendenza rispetto al passato in casa nerazzurra. Come scrive Il Giornale, mai così tanti calciatori del nostro Paese hanno composto la rosa interista negli anni Duemila: "L'inversione di tendenza ha dato frutti. L'Inter dal padrone straniero ha vinto lo scudetto con una bella schiera di italiani. Negli ultimi decenni accadeva esattamente il contrario: alla guida dello straitaliano Moratti, l'Internazionale era poco nazionale. Stavolta i notabili nostri in rosa sono 9, numero mai raggiunto per gli scudetti del Duemila.
[...] Tralasciando gli anni degli stranieri contati, si può ripartire dallo scudetto dei record di Trapattoni (1989) per
curiosare nella italianità nerazzurra: allora c'erano 8 nostrani, da Zenga a Serena, e tre stranieri in campo (Matthaus, Brehme e Diaz). Poi è toccato alla morattiana Internazionale in tutti i sensi. Tra campo e panchina se la giocavano 3-4 italiani: Materazzi, Toldo portiere di riserva, Balotelli i più rappresentativi. Il resto era un bel mappamondo. L'Inter 2009-2010 contava sul trio e in secondo piano stavano Orlandoni, Crisetig, Donati, Santon, Destro. Oggi altra faccia con Barella, Sensi, Bastoni, D'Ambrosio e Gagliardini tenuti d’occhio da Mancini, Pinamonti per la Under 21, oltre a Darmian, Ranocchia e Padelli".
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