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Le ultime due partite contro Lazio e Genoa hanno regalato all'Inter e ai suoi tifosi una piacevole novità: il recupero di Joao Mario. Il centrocampista portoghese, ai margini della rosa in questo inizio di stagione, è tornato in campo un po' a sorpresa all'Olimpico contro i biancocelesti, e ha stupito tutti con due prestazioni di alto livello. Merito del duro lavoro e della serietà negli allenamenti, che hanno convinto Spalletti a dargli una nuova chance in nerazzurro, ma non solo. Tuttosport ripercorre i passaggi che hanno segnato la rinascita di Joao Mario.
L'ADDIO A KIA - "Dall'estate ha cambiato atteggiamento, ha lasciato Kia Joorabchian, ha instaurato un migliore rapporto con Luciano Spalletti e adesso sembra sulla strada giusta per brillare nell'Inter. [...] La storia della rinascita comincia il giorno dopo il mondiale. João giocò sottotono col Portogallo, spesso sostituito a gara in corso e criticato in patria, dove aveva sempre ricevuto il massimo sostegno. La fama dell'Euro 2016, quando fu uno degli eroi del titolo, era decisamente appannata e il calciatore capì che doveva dare una svolta alla sua carriera. La chiamata di un top club inglese in cui tanto credeva non è mai arrivata, e Kia non fu capace di portarlo al West Ham o all'Everton, club che si erano interessati a inizio mercato".
NUOVO RAPPORTO CON SPALLETTI - "Il rapporto con Spalletti continua a migliorare, i due si parlano e si confrontano sempre di più su tattiche e posizioni in campo. Nelle partite è spesso chiamato a fare riscaldamento, ma non entra mai. Non s’arrabbia, testa bassa e lavoro. Aspetta il giorno dell’esordio ufficiale in questa stagione, che arriva a Roma, contro la Lazio, quasi dieci mesi dopo l’ultima volta con l’Inter (il 5 gennaio a Firenze). Contro il Genoa con due assist e mezzo oltre al gol, gioca la sua migliore partita in nerazzurro. Gioca con intelligenza, perde poche palle e lancia l’attacco dell’Inter in diverse occasioni. Adesso non è solo un’alternativa, ma è pronto a mettere Spalletti in difficoltà".
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