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Certo, se Calha è fonte di gioco, rigorista, cecchino da fermo e tante altre cose ancora, Asllani è l’allievo atteso alla prova del fuoco. Non occorrerà superare il maestro per prendersi gli applausi di San Siro e condurre l’Inter in porto, “basterà” avvicinarsi agli standard del turco: tra Barella e Mkhitaryan, Asllani avrà i fianchi coperti, poi si tratterà di mettere in pratica quanto imparato in questi anni. E di farlo di fronte a una avversaria di altissimo livello, in una sfida che ha segnato sempre uno snodo cruciale nelle ultime due cavalcate scudetto dell’Inter. Il compito non è facile, insomma, ma Asllani ha i mezzi per essere all’altezza della situazione, perché conosce alla perfezione i principi di gioco del 3-5-2 inzaghiano e in queste stagioni ha imparato a modellare il suo stile ricalcando quello dell’Inter.
Per l’albanese sono stati giorni sul filo, perché la botta al ginocchio rimediata in allenamento una settimana fa lo aveva costretto a fermarsi alla vigilia della trasferta dell’Olimpico (gara in cui fatalmente è finito ko Calha). Inzaghi ha deciso di non portare Asllani con sé nemmeno a Berna, con un solo obiettivo cerchiato in rosso sull’agenda: recuperarlo per la Juve. E l’allenamento di ieri ad Appiano ha acceso il semaforo verde, perché Asllani non solo si è allenato in gruppo, ma ha preso parte anche alla partitella finale. Il recupero è completo e il tecnico potrà mandarlo in campo domani dall’inizio senza controindicazioni: Asllani ha autonomia per rimanere in campo tutta la partita o quasi.
"Nel frattempo Simone ha avuto l’occasione di studiare le alternative: a Roma, quando Calhanoglu ha alzato bandiera bianca, davanti alla difesa si è piazzato Barella. In casa dello Young Boys, poi, l’azzurro è partito ancora titolare al centro, salvo tornare sul centrodestra per lasciare il posto a Zielinski in regia a gara in corso. Oggi la bilancia delle mezzali ridisegnate play pende dalla parte del polacco, che ha convinto più di Nicolò: è con Zielinski nel cuore del gioco (e con l’ingresso dei titolarissimi come Dimarco, Lautaro e Thuram) che l’Inter ha cambiato marcia a Berna. E allora occhio al sorpasso all’ultima curva, anche Zielinski ha le sue chance. In fondo, la nuova vita di Calha nell’Inter era cominciata così, scavalcando proprio Asllani per prendere il posto di Brozovic. Perciò adesso Kristjan spera solo che le gerarchie vengano rispettate: poi toccherà a lui dimostrare che il vice ha la stoffa da numero uno", precisa il quotidiano.
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