Una partita mai banale per storia e tradizione, alimentata spesso dal fuoco delle polemiche. Stasera va in scena l'attesissima Inter-Juve in un San Siro esaurito, 56 mila spettatori. Il Corriere della Sera analizza così il match: "Lo scudetto passa da qui. Inter-Juve è sempre una partita eccezionale. I punti in palio restano 3, ma è l’unico aspetto di normalità. L’Inter ha il miglior attacco del torneo (23 gol), ma in 11 partite giocate tra serie A e Champions solo in due (Genoa e Shakhtar) non ha preso gol. Di là c’è la Juve con zero reti incassate nelle ultime quattro gare, tutte vinte 1-0. Il timore nerazzurro è il solito: creare tanto, come la squadra ha sempre fatto, e finire con il raccogliere poco".
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CorSera – Inter-Juve, un timore e il chiodo fisso di Inzaghi. Zhang collegato da Nanchino
In un San Siro tutto esaurito, 56 mila spettatori, va in scena Inter-Juve
"Il chiodo fisso di Inzaghi però resta l’equilibrio. Il dubbio è la mezzala di centrocampo, con Calhanoglu e Vidal in corsa per una maglia. Qualche nodo da sciogliere pure in difesa: la scelta è tra la velocità di Dimarco e la fisicità di Bastoni. A San Siro si torna a respirare aria di calcio pre-pandemico. Tutto esaurito, 56 mila spettatori (Steven Zhang sarà collegato da Nanchino), vecchi nemici sempre attuali, uno scudetto strappato dopo un dominio di nove anni. Inzaghi ha un conto aperto. La Juve è la squadra contro cui ha perso più partite da allenatore (otto), contro cui vanta la peggior media punti (0,64 a match) e ha perso tre partite su tre in casa contro Allegri. È l’ora della verità e di cambiare".
(Corriere della Sera)
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