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Gds – Inter-Juve comincia oggi e finirà a San Siro tra 8 giorni. Per Inzaghi…

Gianni Pampinella Redattore 
Tra otto giorni a San Siro andrà in scena l'attesissimo Inter-Juve, ma prima le due squadre dovranno affrontare Fiorentine ed Empoli

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro De Calò analizza nel dettaglio l'infuocato duello scudetto tra Inter e Juve. "Il derby d’Italia è un match lunghissimo che si comincia a giocare in questo weekend. «Noi siamo Sinner, loro Djokovic», ha detto ieri il tecnico bianconero dopo il fantastico successo di Jannik a Melbourne sul fuoriclasse serbo. Era un modo di caricare la sua squadra che sparato così sembra una provocazione. Invece è l’inevitabile sintesi di un giudizio più prudente e argomentato, che accosta la Juve dei baby – Yildiz è il capoclasse – al decollo mondiale del giovane azzurro nel tennis".

"È evidente che Inter-Juve si gioca da oggi, con interposti avversari – l’Empoli stasera, la Fiorentina domani – perché diverse scelte nelle formazioni delle due squadre in lotta per il titolo sono determinate da quello che vedremo in campo tra otto giorni a San Siro. La squalifica di Barella diventa quasi un sollievo e un’opportunità per Inzaghi, che potrà avere il centrocampista sardo fresco e pimpante nello scontro diretto. Dopo venti match su venti in campionato, mancherà anche Calhanoglu, perno fondamentale dei nerazzurri, e sarà rilevato da Asllani. È un rebus, perché negli ultimi due anni l’Inter ha vinto solo una volta nelle cinque partite senza il turco. Ma nel bicchiere mezzo pieno ci sarà un Calha più tonico e riposato per la Juve". 

 

"I bianconeri stanotte potrebbero contare quattro punti di vantaggio sui rivali e magari conservare qualcosa di questo margine a fine weekend. C’è un vento apparente che spinge in questa direzione. Paradossalmente in questi mesi, per lunghi tratti, si è avuta percezione che non ci fosse partita. L’Inter ci ha riempito gli occhi con un gioco fluido, rotondo, imperiale e un Lautaro grandioso, quasi immarcabile. La Supercoppa vinta a Riad, dopo aver liquidato Lazio e Napoli, continua a mostrare il profilo di questo segno".

 

"Però il tema per i nerazzurri è – ancora – quello di non riuscire a essere davvero compiuti. Rimane il rischio di rotolare troppo avanti rispetto al proprio tempo. C’è sempre l’asterisco in ballo, il match da recuperare contro l’Atalanta. Occhio, però, perché c’è una coda al veleno che potrebbe mescolare le carte in questo weekend. La Fiorentina fatica con le grandi (solo 7 punti sui 21 in ballo) e ha battuto l’Inter una sola volta negli ultimi tredici incroci. In più l’Empoli, rigenerato da Davide Nicola, può complicare il viaggio di Allegri. Insomma non ci annoieremo. La partita è aperta. Si chiuderà solo domenica prossima, nelle luci e nelle ombre di San Siro".


(Gazzetta dello Sport)


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