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CdS – Mondiale per Club, non solo soldi: dopo il Real perplessità di Inter e Juve, ecco perché

Matteo Pifferi Redattore 
Non solo il Real Madrid: anche Inter e Juventus hanno mostrato dubbi sul Mondiale per Club 2025, ad un anno dal suo inizio

"A un anno esatto dal via, una coltre di silenzio avvolge quella che la Fifa aveva definito «la più spettacolare e avvincente delle competizioni». Il nuovo Mondiale per Club - fischio d’inizio il 15 giugno 2025 - sta nascendo tra dubbi e perplessità, al punto che persino da Zurigo ora temono la figuraccia planetaria dopo aver dribblato la ribellione pubblica del Real Madrid". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito al Mondiale per Club 2025 che inizierà proprio tra un anno preciso.

"Dietro i comunicati ufficiali, però, resiste il malumore di tante società europee che spingerebbero per il rinvio del torneo al 2027 (o a data da destinarsi) a causa dei troppi nodi da districare e di un calendario drammaticamente affollato di eventi. Perplessità comunicate anche da Juventus e Inter, le due italiane qualificate al torneo, che non a caso spingevano per il nuovo format della Serie A a 18 squadre - contro la Lega stessa che intende rimanere a 20 - così da ridurre in qualche modo gli impegni. La nuova Juve, appena rientrata nell’Eca per volontà di John Elkann, sta lavorando sui tavoli istituzionali per tentare la via della collaborazione. Da quanto filtra, a settembre si saprà di più sulle varie questioni irrisolte", aggiunge il CorSport.

I nodi da sciogliere sono tanti, in primis i soldi: "Da Zurigo parlavano di 50 milioni di bonus d’entrata, con la prospettiva di arrivare a 100 in caso di successo, mentre più di qualcuno (non solo Ancelotti) ha parlato di una ventina di milioni sul piatto. La Fifa ha sorvolato sulla questione anche durante l’ultimo congresso a Bangkok e potrebbe anche decidere di ripartire il montepremi sulla base del bacino d’utenza dei vari club; l’Auckland City, insomma, potrebbe guadagnare molto meno del Manchester City a prescindere dal percorso che farà. Tra l’altro, non sono ancora noti né gli accordi di sponsorizzazione che dovrebbero rappresentare la principale fonte di entrata, né le città americane che ospiteranno la manifestazione e neppure quali emittenti lo trasmetteranno", commenta il quotidiano. Soldi ma non solo perché c'è un problema legato al calendario, visto il numero ancora più ampio di partite in una stagione che inizia subito dopo l'Europeo e che comprende anche la nuova Champions. Per chi arriva in fondo al Mondiale per Club, si prospettano circa 152 partite nel biennio 2023-2025.

Da non dimenticare poi la questione contratti, visto che i giocatori in scadenza al 30 giugno inizierebbero la manifestazione con una squadra ma senza la possibilità di finirla. "I giocatori in scadenza già da gennaio possono prendere accordi con altre squadre e ci si chiede cosa accadrebbe nel caso in cui, pur avendo una deroga, qualcuno si facesse male durante il Mondiale. Sul torneo irromperà infine il mercato. Un campione potrebbe così cominciare la competizione con un club e finirla con un altro, così come una società potrebbe rinforzarsi e stravolgere improvvisamente i rapporti di forza. Cose del genere non succedono neppure alla playstation", la chiosa del CorSport.