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Inter-Juve, il derby d’Italia è da record. È la partita più ricca di sempre in Italia, numeri pazzeschi

La gara tra Inter e Juve ha fatto registrare super numeri e un incasso da oltre sei milioni di euro

Andrea Della Sala

Ieri San Siro ha accompagnato il derby d'Italia e lo ha fatto alla grande. Numeri importanti per la sfida Inter-Juve , prima ufficiale di Conte contro la sua ex squadra. Quella di ieri sera è stata la partita più ricca di sempre in Italia tra Serie A e coppe europee: "oltre 6,6 milioni di incasso, 75.923 spettatori e, come si diceva una volta, stadio esaurito in ogni ordine di posto, con un bel 20% di tifosi stranieri. Il Meazza, insomma, sa ancora ruggire quando il gioco si fa duro. Inter e Milan pensano al futuro in uno stadio bomboniera per 65mila tifosi, ma l’effetto muro del terzo anello di oggi è un vero spettacolo. Da lassù piovono subito i cori degli juventini contro Conte, immediatamente coperti dai fischi del resto di San Siro. Per il tecnico nerazzurro anche uno striscione non proprio amichevole fuori dallo stadio. Si sapeva, si temeva, è successo", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Oltre ai soliti Vieri e Materazzi, di casa a San Siro, in tribuna ci sono Totti, Cassano e Verratti. Altro indizio che Inter-Juve non potrà mai essere povera di emozioni. Tra i nerazzurri doc anche Bonolis e Bocelli. Il cantante fa un blitz in tribuna stampa, dice «è durissima» e si mette ai microfoni di Inter Tv. E mentre quasi tutto il Meazza urla per Lautaro, Dybala e Ronaldo alzano i decibel della curva dei campioni d’Italia e la Nord canta lo spregevole «devi morire» a Bernardeschi. A fine primo tempo, quando all’ingresso degli spogliatoi si verifica un parapiglia fra i giocatori, Matuidi sarebbe stato bersagliato anche dagli ululati razzisti da alcuni tifosi nerazzurri. Arriva un avvertimento dallo speaker dello stadio. Ma il derby d’Italia è anche la sfida tra proprietà e dirigenze. Steven Zhang, fresco di ritorno dalla Cina, siede in mezzo a Marotta e Zanetti. Poco più in là l’amico-nemico Andrea Agnelli: il presidente della Juve vede il riscaldamento dei suoi in campo con Nevded, poi eccolo in tribuna con Pavel e Paratici. I due gruppi si guardano da vicino e alla fine la festa è di Agnelli", aggiunge il quotidiano.

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