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Il Mondiale, insieme al mercato, è la grande incognita che condiziona la preparazione della Serie A. Il Corriere della Sera analizza i pericoli che le squadre dovranno affrontare in questa stagione. "Assieme al mercato, è la grande incognita per Inzaghi e Allegri, per Mourinho, Pioli e Spalletti, ma anche per Gasperini, Italiano e Juric. Con la differenza che l’impatto del Mondiale sulla stagione si farà sentire sia prima che dopo il torneo in Qatar. Potenzialmente tutte le squadre di A hanno uomini in corsa per una maglia al Mondiale. E rispetto al 2018 c’è più equilibrio tra le big: all’epoca la Juve ne mandò 11, il Napoli 6, numeri ancora probabili. Le milanesi hanno aumentato il loro contingente, certificando il loro ritorno al vertice: 8 interisti e 10 milanisti sono praticamente sicuri del posto, erano 5 e 4 in Russia".
"A fare la differenza sarà il percorso, soprattutto per il post Mondiale: Di Maria è all’ultimo tentativo con la generazione Messi (assieme agli interisti Lautaro e Correa) e punta tutto sulla Coppa; stesso discorso per Lukaku, De Ketelaere e Origi nel Belgio. La Serbia è la variabile impazzita: ha tanti italiani di peso (Vlahovic, Kostic, Milinkovic, Jovic, Milenkovic, Lukic, Ilic), ma 4 anni fa non superò il primo turno, lasciando alla Croazia di Brozovic il ruolo di grande sorpresa. Gli allenatori (e i presidenti) faranno il tifo, certo. Ma per chi (e per cosa) lo sanno solo loro".
(Corriere della Sera)
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