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Allegri ha invece delle varianti possibili, e le userà. In base alle ultime indicazioni, partirà con Yildiz titolare e Chiesa in panchina: significa che inizialmente punterà sul palleggio e non sul contropiede, usando la capacità del giovane turco di cucire centrocampo e attacco facendo salire vicino a Vlahovic almeno un paio di centrocampisti, specie Rabiot e McKennie. All’andata non lo fece, non poté farlo: usò gli strappi brutali di Chiesa, che stasera si terrà invece da conto per la seconda parte della partita, quando la velocità di un uomo fresco potrebbe slabbrare la struttura di una difesa stanca.
Inzaghi ha però la contromossa: Dumfries. L’olandese ha passo, sarà fresco anche lui, quando entrerà, e nei derby con il Milan ha dimostrato, con Leao, di essere capace di contenere anche la più veloce delle ali. Il limite di Inzaghi è che in panchina non ha colpi d’ala: ha rimpiazzi, non varianti. Tra Chiesa e Yildiz, Allegri può invece presentare due Juve diverse. E sorprendere.
I due hanno invece oramai rinunciato a sorprendersi a parole (Allegri: «Le chiacchiere non ci devono riguardare »), se non altro perché Inzaghi non ha mai replicato alle punture di spillo del collega – guardie e ladri, cavalli con e senza paraocchi, interisti permalosi –, cui ha però fatto i complimenti: «Ho grandissima stima di Allegri. Ha vinto tanto, è esperto, pratico. Mi piace molto». E lo batte volentieri", si legge.
(Fonte: Repubblica)
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