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Inter-Juventus, fuori i secondi: discontinue e imperfette, ma questa sera…

Fabio Alampi

Le due squadre si affrontano in un derby d'Italia che non vale lo scudetto, ma che non può essere affrontato alla leggera

Inter e Juventus si affrontano questa sera a San Siro in un derby d'Italia che non vale lo scudetto, ma che non può comunque essere rpeso alla leggera. Così scrive il Corriere dello Sport: "È tutta colpa del Napoli, di questo incontenibile, inarrestabile, irraggiungibile Napoli, se ormai si gioca solo per il secondo posto. Nobile quanto vogliamo, ma ai fini sportivi vale pochino e ai fini economici vale quanto il terzo e quarto piazzamento. Quest'anno però è un po' diverso, quel posto rappresenta il punto di sfida fra Inter e Juventus, fra Inzaghi e Allegri che ha suggerito (ordinato) ai suoi di giocare senza avvertire il peso del -15. Lo vogliono tutt'e due, quasi fosse una questione personale, e stasera si guarderanno in faccia per la seconda volta in questo campionato, in attesa della terza e della quarta sfida stagionale in Coppa Italia".

"Ma chi merita di più quel piazzamento? La discontinuità di risultati e di rendimento mette Inter e Juventus quanto meno alla pari del Milan, ma anche della Roma, della Lazio e pure dell'Atalanta. Se il Napoli sta dominando in campionato con 18 punti di vantaggio sull'Inter (o 15 sulla Juve), la colpa è anche di chi insegue, delle continue e rovinose cadute. Nessuno può pensare di vincere lo scudetto perdendo 8 volte in 26 giornate (l'Inter), ma nemmeno 5 volte (la Juventus).

Finora la stagione, nel suo complesso, premia di più l'Inter che ha conquistato la Supercoppa e che è ancora in corsa in Champions League e in Coppa Italia; la Juve ha dovuto affrontare altri problemi, è stata retrocessa dalla Champions all'Europa League ma la Coppa Italia potrebbe diventare quanto meno una consolazione. [...] Nessuna delle due sta davvero convincendo sul piano del gioco, ma a questo punto della stagione interessa ben poco. [...] Inter e Juve puntano al primo posto del campionato dell'imperfezione, dell'incompletezza, del vorrei ma non posso".