L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport è d'accordo solo in parte con alcuni discorsi portati avanti da Spalletti e spiega come al contrario di quanto afferma il tecnico toscano, che non vuol sentir parlare di turnover, ci siano calciatori imprescindibili per le dinamiche di gioco della sua Inter: su tutti Radja Nainggolan. Questo è quanto scrive la "Rosea"
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Inter, la GdS sconfessa Spalletti: hai voglia a parlare di rotazioni fisiologiche, ma la verità…
Il tecnico toscano difende il gruppo per far sentire tutti importanti allo stesso modo, ma la legge dello sport non si nasconde: ci sono calciatori speciali
"“Ci sono giocatori importanti e giocatori imprescindibili. È la legge dello sport, inutile nascondersi.E hai voglia a parlare di venti e passa titolari, del «tutti sono importanti», di ragionare secondo le rotazioni fisiologiche per prevenire eccesso di fatica – mentale e fisica – a lunga scadenza piuttosto che di turnover. Sono tutti discorsi validi, chiaro. Ma poi a conti fatti ci sono elementi di cui è impossibile fare a meno: per leadership naturale, per capacità tecniche, per dinamismo, per senso tattico. E l’Inter di Luciano Spalletti in questa prima parte di stagione ha dato ulteriore valore a questo concetto”.
"I NUMERI DEL NINJA - “Lo dicono i numeri, talmente chiari ed inequivocabili da sembrare addirittura spietati: no Ninja, no party. Perché è vero che senza Radja Nainggolan l’Inter ha trovato una nuova svolta tattica con il 4-3-3, capace di valorizzare il lavoro negli inserimenti delle mezzali come Vecino, Gagliardini o il rigenerato Joao Mario, o di avvicinare alla zona gol Perisic e Politano; di permettere a Brozovic di correre di meno ed essere più lucido e preciso nella gestione del pallone, così da mostrare anche un gioco più spettacolare. Ma è altrettanto vero che senza il Ninja si fa tremendamente fatica a vincere. Tra campionato e Champions l’Inter ha disputato 16 partite, undici con Radja in campo e cinque senza. E il confronto non regge. Nelle undici sfide col belga, l’Inter vanta l’82 per cento di vittorie, diviso in nove successi, un pareggio e una sconfitta (in casa con il Parma alla terza giornata di Serie A); mentre senza il belga le sconfitte sono tre (Sassuolo, Barcellona e Atalanta, tutte partite perse tra l’altro in trasferta), a fronte di una sola vittoria, nella trasferta dell’Olimpico contro la Lazio, proprio nel giorno del passaggio al 4-3-3”.
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