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L'Inter sul 4-2 ha staccato la spina ed è su quello che bisogna interrogarsi più di ogni altra cosa. Sarebbe potuta finire in goleada, è diventato un pareggio con non poche recriminazioni. Non potrebbe essere altrimenti, considerando le premesse, l'andamento della partita e il gap che obiettivamente ancora esiste tra le due squadre. Inzaghi ci ha messo del suo, perché Bisseck e Frattesi hanno compromesso i già deboli equilibri in campo e perché senza dubbio Lautaro avrebbe meritato il cambio più di Thuram. Col francese in campo l'Inter avrebbe tenuto accesa la fiammella della speranza di vincere, nonostante i disastri difensivi.
Il rischio ora è inevitabilmente quello di un contraccolpo psicologico che è da scongiurare a ogni costo. Perché, in fin dei conti, diminuendo lo zoom sulla partita si riesce a scorgere comunque la positività di un percorso del quale in termini di punti si può essere sicuramente soddisfatti. Inzaghi dovrà ora riuscire a convogliare la delusione per il mezzo passo falso sul binario della voglia di riscatto. Servirà per non distrarsi nei prossimi due impegni sulla carta alla portata con Empoli e Venezia terminare in crescendo il ciclo. 180', che insieme ai 90' col Napoli serviranno a determinare le ambizioni di Inzaghi e dei suoi ragazzi.
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