Com'è cambiato, nel giro di un anno, il mondo di Ivan Perisic. Mesi fa, Luciano Spalletti lo considerava la risposta dell'Inter a Cristiano Ronaldo. Poi, a gennaio, il croato chiedeva la cessione, poi sfumata per mancanza di offerte convincenti ai nerazzurri. Infine, l'arrivo di Conte e la bocciatura. Ora che il trasferimento al Bayern Monaco è cosa quasi fatta, viene anche da riflettere sui rimpianti che il giocatore si lascia alle spalle:
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Inter, la mossa di Perisic e la cessione: una prova svelata dietro il lungo addio
Il croato è vicino al trasferimento al Bayern
"Nel calcio le cose cambiano rapidamente e gli ultimi dodici mesi di Perisic ne sono la prova. L’estate scorsa Ivan dominava in Russia con la sua Croazia, portata fino a una storica finale mondiale. E Perisic era anche diventato un ambasciatore nerazzurro nel grande corteggiamento a Luka Modric, il sogno interista del mercato 2018. La sua importanza nel progetto tecnico di Luciano Spalletti non è mai stata messa in discussione, e forse neanche la sua leadership. E il tecnico toscano si spinse anche oltre, caricando il croato di una ulteriore responsabilità: «Perisic è la nostra risposta all’arrivo di Ronaldo alla Juve. Per caratteristiche fisiche è l’unico in Italia che ha quella forza lì». Sei mesi dopo, nel gennaio 2019, Perisic si presentò in sede per chiedere la cessione. Per molti fu un fulmine a ciel sereno, ma anche la prova che qualcosa nello spogliatoio nerazzurro si era irrimediabilmente rotto", scrive la Gazzetta dello Sport.
(Fonte: la Gazzetta dello Sport)
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