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La sosta ha cambiato tutto. Quindici giorni fa il campionato aveva lasciato un’Inter in crescita e finalmente squadra, ieri sera l’ha ritrovata spersa, inconsistente: dopo 4 successi interni di fila, un clamoroso 1-2 contro un Toro in emergenza e addio ormai certo alla Champions dopo aver chiuso in 9 contro 11. Ancora più sorprendente la trasformazione dei granata, dopo sei mesi a passo da retrocessione e un primo tempo chiuso in svantaggio, senza idee né nerbo. Hanno svoltato nell’occasione più complicata, privi di Immobile, Glik, Acquah e Maksimovic. L’Inter è ripartita con sette titolari reduci dagli impegni delle Nazionali e se l’è presa molto comoda. La differenza avrebbero dovuto farla i tre dietro Icardi, ma Ljajic non ha mai trovato il guizzo, Perisic è stato lontano da quello che a marzo segnava sempre e solo il vecchio Palacio ha combinato (rare) cose decenti. Dopo il vantaggio di Icardi in un primo tempo di rara bruttezza, l'Inter ha smesso di giocare ed è venuto fuori il Torino che ha castigato l'Inter con Molinaro e Belotti, entrambi i gol nati da due giocate di Maxi Lopez. Il Torino vince per la seconda volta a San Siro di fila, e per l'Inter la Champions si allontana definitivamente.
(La Stampa)
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