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Prigioniera di una crisi di risultati e gol che l'ha scaraventata dal primo al quarto posto, l'Inter deve superare le sue paure e ritrovare contro la Spal una vittoria assente dal 3 dicembre, quasi due mesi fa. Per riavviare il motore di una
squadra involuta nel gioco e nella mentalità, Spalletti prova a scuotere un ambiente, incline alla depressione, pompando fiducia nelle vene nerazzurre. Coppa Italia compresa, è da otto partite che l'Inter non spunta più una vittoria e pure il gol è diventato uno sconosciuto, perché restano appena tre le reti segnate in 780 minuti. Un'aridità offensiva che potrebbe essere innaffiata oggi dal centesimo centro in serie A di Icardi, unico vero punto di riferimento nerazzurro. Non tutto però è da cestinare. La crisi c'è, ma in un momento in cui è facile abbandonarsi
al pessimismo, è pure salutare studiare i numeri positivi di una squadra andata oltre i propri limiti, almeno nella prima parte di campionato. L'Inter non ha mai perso uno scontro diretto (è l'unica tra le prime quattro), ha ritrovato
solidità in difesa, e ha spesso avuto la forza di reagire alle sue stesse amnesie, segnando ben 13 reti nell'ultimo quarto d'ora di gara. S'inaugura oggi un ciclo di cinque partite (Spal, Crotone, Bologna, Genoa e Benevento) da sfruttare per dare un'accelerata alla corsa Champions.
(Corriere della Sera)
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