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"Frattesi è una pasta di ragazzo, lontano da proteste plateali che appartengono ad altri colleghi. Eppure “vuole” giocare di più e il verbo, un po’ appuntito, non è casuale. Non è una pretesa, ma una volontà sì, pure piuttosto antica. Il messaggio è arrivato al tavolo dei dirigenti anche grazie all’agente. D’estate, a mercato apertissimo, Beppe Riso ha fatto sapere che il suo assistito non era poi così contento del minutaggio concesso. Ok una stagione di doveroso apprendistato, magnifico toccare la stella al primo colpo, ma le 11 partite da titolare potevano lasciare scorie. Nel 2024-25 si aspetta più spazio e, ad aggiungere un po’ di pepe alla questione, pure il sondaggio da Torino con tempismo micidiale. La Juve ha chiesto Frattesi ricevendo un no sdegnato dai nerazzurri, che su Davide hanno un progetto di lungo periodo. Il possibile caso è rientrato presto: nessun diktat o stracci volanti, piuttosto un pensiero condiviso e nuovi propositi per il futuro. Lo stato maggiore dell’Inter, Inzaghi compreso, è infatti convinto che questa mezzala con le ali i piedi meriti di giocare di più. Le prime tre panchine in questo campionato, in continuità con il passato, sono state però piuttosto rumorose. Ora che gli impegni si sovrappongono e arrivano pure le grandi notte europee, ci si aspetta che da quelle parole si passi ai fatti. Dal progetto al campo".
"Il titolare che finora ha chiuso a doppia mandata la porta a Frattesi è stato Henrikh Mkhitaryan, coltellino armeno capace di tutto o quasi. In fondo, ha maggiori doti di palleggio, come richiesto da Simone in mediana, mentre l’italiano ha scritto altro nel curriculum: meno stoffa pregiata, forse, ma un assaltatore così rapido e “intenso” difficilmente si trova. Micki, poi, va verso i 36 anni e, anche se integro nel fisico, alla lunga rischia di pagare qualcosa, soprattutto se “ spremuto” troppo. Ecco perché è naturale immaginare che Frattesi sfondi presto quest’altra trincea. L’anno scorso è stato impiegato con continuità solo nel girone di Champions (ma non negli ottavi con l’Atletico...) e, prima che la seconda stella diventasse matematica, era partito in A appena in tre partite. La nuova formula europea aumenterà le occasioni, ma è soprattutto in campionato che Davide bussa con forza. Un uso più sparso permetterebbe pure di gestire meglio le energie di Mkhitaryan e Barella in vista della calda primavera. Senza dimenticare che con Zielinski la concorrenza in zona è pure aumentata. Più che per il Monza domenica, Frattesi si candida a iniziare una delle due supersfide successive, City o Diavolo che sia. A spingerlo pure i numeri testardi, perfino impressionanti nel grafico in pagina: unendo l’impiego in campionato e in nazionale nelle ultime due stagioni si scopre che Davide segna ogni 154’. Più di un gol ogni due partite, come i centravanti fatti e finiti. Solo un collega inglese del Real fa meglio, di un’inezia: Bellingham, trequartista e pure qualcosa di più, ce ne mette 151. Tre minuti tollerabili, non valgono nessuna panchina", aggiunge il quotidiano.
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