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I precedenti
—Eppure, Lautaro Martinez è uno che la marcia la ingrana subito. O almeno: è stato così nelle prime tre stagioni con Simone Inzaghi in panchina. Nel 2021-2022, primo anno a Milano del tecnico ex Lazio, il Toro aveva segnato tre gol nelle prime sei partite stagionali e due anni fa si è ripetuto con tre gol più un assist nelle prime sei partite; l'anno scorso il boom: sei gol e due assist in sei partite (cinque giornate di campionato più il match di Champions League), a cui seguì il poker da subentrato contro la Salernitana nel sesto turno di Serie A. È insolito, dunque, che Lautaro sia ancora a zero gol e ad un solo assist, fornito nel derby di domenica a Dimarco.
Cosa c'è dietro
—Insolito sì, ma non casuale. Lautaro Martinez non si è praticamente mai fermato. Dopo la vittoria dello Scudetto con l'Inter a maggio, il 10 nerazzurro è partito subito per l'altra parte del mondo per unirsi al roster dell'Argentina per la Copa America 2024; e lì, tanto per cambiare, ha fatto la differenza: cinque gol, tra cui quello decisivo nei supplementari della finale contro la Colombia, nelle sei partite giocate. Il torneo è terminato il 15 luglio, ma non c'è stato troppo tempo per godersi festeggiamenti e vacanze. Il 6 agosto, infatti, Lautaro era già ad allenarsi ad Appiano Gentile agli ordini di Simone Inzaghi, il quale aveva chiesto al suo capitano di rientrare leggermente in anticipo rispetto alle previsioni per aiutarlo nel reparto offensivo, orfano dell'allora infortunato Taremi. Ordine eseguito: rientro e subito in campo da titolare a Genova nell'esordio in campionato. Un lieve affaticamento muscolare lo ha costretto a saltare il Lecce, ma non le successive gare contro Atalanta, Monza e Milan; nel mezzo, i 24 minuti da subentrato in Champions League in casa del Manchester City.
La coppia pronta a Udine
—È fisiologico, dunque, pensare ad un Lautaro Martinez un po' stanco ed appannato in questo periodo e che sia proprio questa modalità stakanov che lo sta rendendo meno prolifico sotto porta. Non è da escludere, di conseguenza, che Inzaghi possa farlo riposare nel match di domani a Udine, preferendo la coppia Thuram-Taremi dal primo minuto; sarebbe la stessa strategia utilizzata un anno fa, quando poi Lautaro, entrando al 55esimo, segnò quattro gol alla Salernitana", si legge.
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