Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, il noto presentatore e tifoso dell'Inter Amadeus ha parlato così in vista della sfida di domenica sera contro i biancocelesti: "Inter-Lazio non è una partita qualunque, purtroppo ricordo con dispiacere quel 5 maggio 2002, neppure mi veniva in mente dove avessi parcheggiato la macchina al termine della gara. Pensate quanto fossi tramortito dall’esito finale del match, menomale che non si affrontano a maggio dove succede sempre di tutto. Degli interisti ex laziali sono molto affezionato a Stankovic, anche Veron mi piaceva tanto, per non parlare di Simeone. Ho sempre ammirato la squadra biancoceleste perché ha scovato spesso degli ottimi calciatori. Vincere i derby è fondamentale, soprattutto dal punto di vista psicologico, non credevo nella vittoria dell’Inter contro il Milan. La stracittadina però è una partita a sé che porta ad una spinta emotiva eccezionale se viene vinta".
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Inter-Lazio, Amadeus: “Il 5 maggio ero tramortito. Icardi? Reinserirlo non è un obbligo”
Le parole del noto presentatore e tifoso nerazzurro
LA CORSA CHAMPIONS - "Vedremo cosa succederà nel match di domenica a San Siro, il pareggio a mio parere non serve a nessuno. I nerazzurri non hanno bisogno di Icardi attualmente, non lo si può inserire domenica in una gara importante come quella con i biancocelesti, nemmeno per rispetto di chi ha trainato la squadra in questo mese e mezzo, più avanti si vedrà. Il reinserimento dell’argentino è un’opzione, non un obbligo. Lautaro Martinez è un calciatore molto forte, non ha fatto rimpiangere Icardi. Immobile è fortissimo. La Lazio valorizza il centravanti in maniera assoluta, l’attaccante biancoceleste è all’interno di un meccanismo oliato e perfetto in cui si trova perfettamente. In Nazionale è diverso, quello che vuole Mancini non è uguale rispetto a ciò che chiede Inzaghi".
(CittàCeleste)
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