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Se Handanovic ha tenuto in piedi l'Inter sullo 0-0 con le sue parate, il centrocampo nerazzurro non ha di certo brillato. E la prestazione spenta di Roberto Gagliardini ne è l'emblema. Ecco i due volti dell'Inter nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport:
HANDANOVIC (IL MIGLIORE) 7,5: San-mir, ancora una volta. Tra le altre, due paratone sullo 0- 0, tutte nella fase delicata di metà ripresa, su Tonev e Rohden. Prodezze che consentono all’Inter di non cadere e prendersi la partita.
D'AMBROSIO 5,5: La solitudine dei suoi numeri: zero tiri, due cross, nessuna palla intercettata, 6 recuperate e 9 perse. E in difficoltà sulla fascia.
SKRINIAR 6,5: Come il miglior goleador di calcio a 5, sblocca la gara con una puntatona. Gol pesante, il primo in Serie A. Per il resto, più ordinato di altri.
MIRANDA 5,5: Mica ha davanti Messi o Cristiano Ronaldo, eppure fatica assai. Tonev lo salta un paio di volte, Rohden lo anticipa sul colpo di testa.
DALBERT 5,5: O della timidezza. Si vede poco, se ne sta sulla sinistra come un soldatino dedito a proteggere la roccaforte. E quando va all’attacco, sbaglia i cross.
BORJA VALERO 6: Il cervello della nuova Inter cerca di reagire alla mediocrità del suo centrocampo. Ci riesce a sprazzi, ma colleziona 82 passaggi.
GAGLIARDINI (IL PEGGIORE) 5: Si è ripresentato l’altro Gagliardini. Quello di Roma, quello bloccato e impreciso, che non riesce né a guidare la squadra né a metterci pezze. A centrocampo non brilla nessuno, ma non è un alibi
CANDREVA 5: Martellato da Martella, riesce raramente a creare superiorità numerica o pericoli. Sforna 8 cross, pochi dei quali mirati. Perde 19 palloni.
JOAO MARIO 5,5: La fantasia che non va al potere. Non basta il fatto che ci sia anche il suo zampino nei due gol. Sbaglia tantissimo, incluso un gol sullo 0-0.
PERISIC 6,5: Ivan il terribile si conferma il più pimpante e continuo della truppa. Niente di eccezionale, per carità, ma alla fine timbra ancora il cartellino.
ICARDI 5: Desaparecido: solo due palloni giocati in area avversaria. E un tiro sbilenco. Solo due volte ha fatto peggio in A. Ma anche orfano: nessuno l’ha cercato
VECINO 6: Il minimo sindacale in più di vitalità quando sostituisce Gagliardini. Però entra nell’azione del vantaggio nerazzurro e aiuta Borja.
NAGATOMO 6: Con verve giapponese, entra prima che l’Inter passi in vantaggio. Sta in coperta e mette una toppa alla fascia quando il Crotone prova a spingere.
RANOCCHIA s.v.: Una manciata di minuti a rinforzare il centro della difesa (con Candreva che scende).
ALL. SPALLETTI 6: Avere fortuna è una qualità. E la fortuna aiuta chi se la merita. L'Inter stavolta gioca male, ma è sempre ordinata, non sbraca mai, tiene la posizione. Il merito è suo. Un'altra Inter avrebbe perso.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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