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Un incontro conoscitivo dopo i contatti telefonici. Ieri mattina, tra le 10 e le 11, lontano dalla sede di viale della Liberazione, l'ad dell'Inter Beppe Marotta ha incontrato Sebastien Ledure, il legale di Romelu Lukaku. Secondo quanto riferisce Tuttosport, le parti hanno chiarito la volontà reciproca di ritrovarsi a un anno di distanza dall'addio.
Non sarà semplice la trattativa, con l'Inter che al momento resta spettatrice interessata: tocca al Chelsea dare il via libera alla partenza del belga. "L’Inter non può permettersi di ricomprare Lukaku e lo riprenderebbe solamente con la formula del prestito (magari oneroso, ma a cifre molto contenute) e toccherà al belga convincere la nuova proprietà dei Blues a sbloccare questa difficile operazione".
Ledure ha confermato la volontà di Lukaku di abbassarsi lo stipendio dai 12+3 di bonus ai 7,5 milioni di euro. La metà. Poi c'è l'aspetto legato al Decreto Crescita:
"L’Inter, però, per pagarlo poteva usufruire del Decreto Crescita. Questo aspetto non è secondario, anzi. Se l’eventuale accordo sarà trovato entro la fine di giugno - il ritorno avverrebbe nello stesso esercizio economico dell’addio (il 2021-22) -, Lukaku potrebbe continuare a godere dei benefici fiscali del Decreto Crescita, permettendo all’Inter di risparmiare circa 4 milioni sul lordo. Giugno inizia oggi e quindi Lukaku avrà una ventina di giorni, non di più, per capire la fattibilità dell’operazione nostalgia".
Ora tocca a Ledure e Lukaku fissare un appuntamento a Londra con il Chelsea e convincere i 'Blues' a lasciarlo partire in prestito. "Poi fra dodici mesi se ne riparlerà" conclude il quotidiano.
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