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Inter-Lukaku, Zhang chiaro. Conte? La risposta zittisce chi già prevedeva crisi: “Dicono…”

Marco Macca

L'allenatore nerazzurro avrebbe reagito bene alle parole del patron Zhang

Dopo la conferenza stampa di Antonio Conte, in cui l'allenatore nerazzurro aveva esternato il suo disappunto per il ritardo accumulato dal club sul mercato, in molte erano state le testate che si erano affrettate a parlare di prematura crisi tra il tecnico e l'Inter. Dopo l'incontro avvenuto a Nanchino con il gran capo di Suning, Zhang Jindong, però, Repubblica traccia un quadro del tutto diverso:

"I vincoli limitano Suning, che solo a guardarlo dà un’idea di illimitatezza. Ma essere illimitati non si può e perciò, nel bilancino che misura spese possibili ed entrate probabili, nel corso della riunione il nome di Lukaku è lentamente stato sfilato dai sogni di Conte, perché costa più di quello che l’Inter intenda e possa spendere ma anche perché costa più di quanto vale: gli 85 milioni chiesti dal Manchester non rappresentano il valore del giocatore. L’Inter pensa quindi di affiancare a Dzeko, il cui arrivo è per ora bloccato solo dal no di Higuain alla Roma (Paratici è volato apposta a Singapore per convincerlo), un giovane, oltre a Lautaro. Il candidato serio è il ventenne Rafael Leão del Lille, che costa circa 40 milioni. Quanto, quando, come e dove i nerazzurri spenderanno i soldi stanziati dipende molto dalla cessione di Icardi. Marotta ha buone sensazioni. Il Napoli si sta muovendo mentre la Juve continua ad agire alle spalle, facendo sponda con Wanda Nara. Ma non è certo ai bianconeri, e men che meno a Paratici, che gli interisti vogliono andare incontro. Come l’avrà presa, Conte? Dicono bene, è un uomo di mondo. «E comunque le cose che ha detto sono giuste», ha spiegato Marotta. «Conosco il suo linguaggio e siamo in perfetta simbiosi, quello che dice lui lo pensiamo anche noi. È un professionista molto esigente e le sue esternazioni dure e decise non fanno altro che confermare gli intenti della società. Lo abbiamo preso per iniziare una nuova era e quindi è normale assecondarlo, ma nel rispetto delle logiche economiche e finanziarie». Lo hanno solo pregato di avere pazienza, tanta pazienza, più di quanta ne abbia mai avuta: «Capiamo le sue difficoltà nel lavoro, ma quest’anno il mercato è molto lungo». Intanto, Perisic verrà ancora messo alla prova, non è stato ostracizzato. Anche la sua estate sarà lunga".

(Fonte: Repubblica)