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Era la sua prima partita al Meazza da nuovo dirigente dell'Inter, dopo averne passate tante da avversario. Ma Beppe Marotta si è mostrato subito sicuro e calato all'interno della realtà nerazzurra, quasi come se San Siro fosse da sempre il suo stadio. E a molti non è sfuggito il feeling immediato mostrato con Steven Zhang e Javier Zanetti:
"Al Meazza il nuovo amministratore delegato dell’area sportiva dell’Inter era entrato tantissime volte da avversario. Ora invece il padrone di casa è lui. Il primo giorno di scuola lo comincia davanti alle telecamere e ai microfoni per parlare dell’universo su cui è appena sbarcato, poi sale in tribuna e va a occupare un posto tutto nuovo. Alla Juve le tre punte fuori dal campo erano Agnelli, Marotta e Nedved. A San Siro contro l’Udinese anche l’Inter presenta le tre punte ma cambiano ovviamente i volti. Perché Beppe siede alla destra del presidente Steven Zhang, colui che l’ha inseguito, l’ha corteggiato e l’ha portato in nerazzurro per fare un altro passo verso il top d’Europa, mentre alla sinistra del figlio di Mister Suning c’è Javier Zanetti, vicepresidente del club di Corso Vittorio Emanuele. Ai due estremi ci sono anche l’altro a.d. Antonello e il Cfoo Gardini. Il nuovo terzetto dell’Inter è al debutto e ovviamente è ancora insolito vedere il Marotta 2.0, ma le telecamere mostrano che c’è già feeling. Beppe saluta l’ex presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini, si muove come se il Meazza fosse sempre stato la sua casa. Si gira spesso verso Zhang, sembra spiegargli alcune decisioni dell’arbitro. Poi, ecco il momento clou, quando Marotta-Zhang-Zanetti (in ordine di posto) si abbracciano dopo lo scavetto decisivo di Maurito Icardi. Prima vittoria e primo abbraccio carico di emozioni, proprio come succedeva molto spesso alla Juve, con Agnelli e Nedved".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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