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Inter, Marotta: “Lukaku? Ricaduta imprevista, ma capita. Curva? Dico che…”
Intervenuto ai microfoni di Mediaset prima della gara contro il Bayern Monaco, Beppe Marotta, ad dell'Inter, ha parlato così del traguardo degli ottavi di finale conquistato con una giornata in anticipo: "Siamo molto onorati di essere agli ottavi, ne va dato merito alla squadra, all'allenatore in primis. E alla società e a tutto il mondo Inter. Il giorno dopo i sorteggi questo traguardo era insperato".
C'è un moderato turnover, ma gioca Lautaro. E domenica c'è la Juventus.
"Non si deve parlare nel calcio di oggi di titolari e riserve, ci sono tante gare stressanti per la vicinanza, che giochi uno o l'altro è indifferente nei grandi club. Chi giocherà domenica sera sarà all'altezza del Derby d'Italia, una gara importante per continuare il ruolino in campionato".
La preoccupa la situazione Lukaku?
"Sì, ha avuto questa ricaduta imprevista. Ma questa casistica è ricorrente in tanti club. C'è pressione agonistica per il calendario, è una stagione anomala e tanti sono intenzionati a partecipare alla manifestazione più importante del mondo, ossia il Mondiale, quindi è normale che si abbiano difficoltà nel recupero di certi giocatori. Questi incidenti di percorso si verificano".
Sui tanti infortuni che ci sono in tutti i club.
"Non credo che sia legato solo al fatto che una volta c'era il cosiddetto ritiro estivo, oggi sostituiti nei grandi club con le tournée che garantiscono entrate economiche ai club. Il ruolo della nazionali è differente rispetto ad anni fa, rappresentano un movimento calcistico importante e ti richiedono calciatori spessissimo, ci sono tante manifestazioni. Quest'anno si è partiti presto in campionato e Champions League, come ben sapete stasera si conclude il gironcino, cosa unica negli ultimi anni. Quando parlo di stress agonistico metto dentro tutto. Anche perché le partite sono più accentuate da questo punto di vista".
La preoccupa la gestione di una parte della tifoseria?
"Il mondo Inter è costellato da un insieme di tifosi appassionati, con fede per questi colori, e sono la maggioranza. Ieri abbiamo rilasciato un comunicato molto esplicito, io posso aggiungere che l'Inter da sempre combatte la violenza, fisica e verbale. E' un po' come il VAR, che non debella tutti gli errori dell'arbitro. Anche qui non si riescono a risolvere tutti i problemi. Con il dialogo si possa arrivare a far capire che il calcio sia un forte fenomeno di aggregazione sociale, che è la sua essenza".
(TMW)
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