Beppe Marotta, presidente dell'Inter, è intervenuto questa sera alla presentazione del libro "Inter, il nuovo secolo" di Beppe Severgnini. Queste le sue considerazioni dal palco, raccolte in formato integrale solo da Fcinter1908: "Io ho sempre trovato nel mio peregrinare per l'Italia tifosi legati al club, ma che desideravano conquistare successi più grandi. Il tifoso sicuramente è una parte integrante del club e vuole vincere. Giusto sia così. L'ambizione è positiva. Un conto è essere arroganti, un altro essere ambiziosi. Nello sport, essere ambiziosi vuol dire avere grande carattere, voglia di vincere e avere un traguardo davanti. Vorrei questo dai tifosi e anche da noi nella squadra".
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Marotta: “Non abbiamo finito di vincere. Ci sono ancora sfizi, Istanbul insegna. Lo stadio…”
Le parole del presidente nerazzurro alla presentazione del libro di Beppe Severgnini questa sera a Milano
Ma Beppe Marotta che dirigente è? Risponde il presidente nerazzurro: "Severgnini mi ha anche definito un Kissinger, è il mio DNA. Prediligo l'arte della diplomazia, difficile vada allo scontro. Non sono autoritario, ma cerco comunque di imporre la leadership che rappresento. Non sono un istintivo, cerco sempre di razionalizzare e rispondere. L'ho fatto anche qualche giorno fa con Scaroni, quando ho mostrato le due stelle per dire che a Milano c'è una sola squadra con due stelle".
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